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Tasi, detrazioni "nettamente inferiori" a quelle dell'imu. Incertezza sulla proroga

Il 23 maggio scade il termine entro il quale i comuni devono fare le delibere sulle aliquote tasi, l'imposta sui servizi indivisibili. I pochi comuni che hanno già deliberato hanno optato in molti casi per le aliquote massime, con detrazioni "nettamente inferiori" a quelle dell'imu. Intanto, nonostante l'anci sia contrario a un rinvio del pagamento all'orizzonte si intravede una possibile proroga

Il pagamento potrebbe slittare a luglio o a settembre. Ad affermarlo il sottosegretario alla presidenza del consiglio, graziano delrio, che, intervistato da skytg24, ha riportato in auge l'ipotesi rinvio. Delrio ha invitato i comuni a decidere in fretta e ha fatto sapere che a giorni verranno fornite indicazioni sulle scadenze, "se ci saranno proroghe o no"

Le ipotesi sono diverse, dall'applicazione della norma come è attualmente, quindi senza alcuno slittamento; al rinvio per tutti i comuni del pagamento su prima e seconda casa al 16 settembre, con relative delibere da assumere entro il 31 luglio; al rinvio al 16 settembre o al 16 luglio solo per i comuni che non avranno assunto le delibere sulle aliquote entro il 23 maggio

Sulla questione è intervenuta anche la federconsumatori. Secondo l'associazione, la fase di indeterminatezza che si è venuta a creare "non manca di riportare effetti estremamente negativi principalmente sull'andamento dei consumi, dal momento che i cittadini non sono in grado o comunque hanno estrema difficoltà nel programmare qualsiasi tipo di spesa fino a quando non sapranno quali saranno gli importi da esborsare per la tasi"

Per evitare ciò, quindi, la federconsumatori ha prospettato una soluzione: il rinvio della prima rata a settembre. Una decisione che, secondo l'associazione, darebbe respiro alle famiglie e tempo ai comuni di deliberare aliquote eque e detrazioni adeguate. E ha sottolineato: "dai pochi comuni che già hanno deliberato proviene infatti un segnale allarmante: tutti sono orientati all'applicazione di aliquote ben al di sopra del minimo previsto, attestandosi tra il 2,5 ed il 3,3 per mille"

Per capire meglio la situazione, la federconsumatori ha riportato un aggiornamento delle stime sulla tasi 2014, relative ad alcuni comuni che hanno già deliberato. Per quanto riguarda le detrazioni, l'associazione ha evidenziato che saranno "nettamente inferiori rispetto a quelle previste per l'imu: nei comuni più virtuosi raggiungono i 110-120 euro, a cui si sommano 30-50 euro per ogni figlio a carico con età inferiore a 26 anni"

E ha denunciato: "alla luce delle scarse detrazioni previste, vogliamo ricordare che circa 5 milioni di famiglie che prima, grazie alle detrazioni sull'imu, non pagavano alcun importo, ora si troveranno a sostenere per la tasi cifre ragguardevoli"

Ecco le stime di federconsumatori sul costo della tasi, relative ad un appartamento tipo a2, di 100 metri quadri, con nucleo familiare di 3 persone, senza detrazioni:

- Torino: aliquota  3,3‰, importo 927,67 euro
- Roma: aliquota 2,5‰, importo 878,47 euro
- Venezia: aliquota 3,3‰, importo 700,74 euro
- Milano: aliquota 2,5‰, importo 598,68 euro
- Ravenna: aliquota 2,5‰, importo 351,39 euro

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