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 Tasi: solo un comune su tre ha pubblicato le delibere. Ma nella maggior parte dei capoluoghi sarà più leggera dell'imu (tabelle)
GTRES

È partito il conto alla rovescia. I comuni hanno a disposizione solo poche ore per pubblicare le delibere tasi ed evitare che il versamento dell'imposta -previsto per il 16 ottobre - slitti al 16 dicembre. Solo 5300 comuni, su un totale di 8057 hanno già pubblicato le aliquote, ma secondo i calcoli della cgia di mestre c'è una buona notizia per i contribuenti: in due capoluoghi su tre l'imposta sui servizi indivisibili sarà più leggera dell''imu

 A poche ore dalla scadenza, in quasi 3mila comuni i cittadini non sanno ancora quanto dovranno pagare. Se i sindaci non invieranno le delibere entro oggi al mef, che dovrà pubblicarle entro il 18 settembre- il versamento slitterà al 16 dicembre in un'unica soluzione. Al momento le aliquote sono consultabili sul sito del ministero delle finanze

Ma oltre all'incertezza sul se dovranno pagare o meno, i contribuenti sono alle prese con un altro dubbio amletico, ovvero se la tasi comporterà davvero un aggravio per i contribuenti. Sicuramente il venir meno della detrazione di 200 euro e dello sgravio di 50 euro per ogni figlio, che caratterizzava l'imu, potrà penalizzare maggiormente le famiglie medio-basse. Secondo i dati del ministero, inoltre, solo il 43% dei comuni ha garantito al momento bonus fiscali capacai di ridurre il carico fiscale. Anche se ben 15 su 100 hanno deciso di cancellare del tutto la tasi

L'analisi della cgia di mestre

A dare una speranza agli italiani, ci ha pensato la cgia di mestre, che ha messo a confronto l'importo della tasi 2014 con l'imu 2012. Secondo l'analisi, in 2 comuni capoluogo su tre il nuovo tributo sarà più leggero della vecchia imposta. Sebbene manchino ancora realtà importanti come Bari o Palermo, sui 76 comuni dove è stato possibile effettuare il confronto, in 49 la tasi sarà meno onorosa della vecchia imu. A Torino il risparmio sarà di 332 euro, a Roma di 319 euro, a Milano e a Genova di 174 euro e a Napoli di 165 euro

Si è partiti dalla rendita catastale media di ciascun comune capoluogo di provincia, prendendo in considerazione un'abitazione di tipo civile. Le aliquote considerate sono quelle pubbilcate entro l'8 settembre sul sito del dipartimento delle finanze. Secondo i calcoli i più tartassati saranno i proprietari di verbani (+200 euro=, Mantova (+120 euro=, Prato (117 euro) Trieste (100 euro), Ascoli Piceno (85 euro), Lucca (83 euro)

I più beneficiati saranno i cittadini residenti a Siena che risparmieranno ben 374 euro, a seguire i torinesi (332 euro), i romani (319 euro), i livornesi (277 euro) e i Brindisi (260 euro)

 Tasi: solo un comune su tre ha pubblicato le delibere. Ma nella maggior parte dei capoluoghi sarà più leggera dell'imu (tabelle)

 Tasi: solo un comune su tre ha pubblicato le delibere. Ma nella maggior parte dei capoluoghi sarà più leggera dell'imu (tabelle)

 

 

 

 

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