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Imu, l'85% dei comuni ha cambiato le aliquote per il saldo 2014
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L'85% dei comuni ha cambiato le aliquote imu per il saldo 2014, che dovrà essere pagato il prossimo 16 dicembre. Un dato emerso in seguito all'invio delle nuove delibere al dipartimento delle finanze, che ha tempo fino al 28 ottobre per pubblicare le decisioni degli enti locali

Ma intanto ciò che è emerso è la diffusa tendenza tra i comuni a cambiare le regole. E le ragioni sono molteplici, tra queste anche l'incrocio con la tasi (la tassa sui servizi indivisibili). A Venezia, ad esempio, l'imu sulle seconde case e sulle abitazioni principali di lusso è scesa per lasciare posto alla tasi; a Napoli l'imposta sulle abitazioni principali di lusso è stata portata al massimo a causa delle "difficoltà finanziarie del comune"; a Bologna è stata ritoccata all'insù l'imu per le abitazioni principali di lusso e per le case di anziani lungodegenti, mentre è stata alleggerita quella di negozi e capannoni utilizzati dal proprietario; a Milano è stata abbassata l'imposta sulle case occupate abusivamente purché il proprietario denunzi entro 30 giorni il fatto alla polizia; a Roma sono stati decisi nuovi sconti per le edicole e i negozi storici

La questione - o forse sarebbe meglio dire, il problema - non riguarda i proprietari di abitazioni principali, ma questo non rende meno caotica la situazione che si è venuta a creare con il ritotto delle aliquote. A pagare l'imposta su seconde case, negozi, uffici, capannoni e altro ancora sono infatti milioni di soggetti (persone e imprese)

Per scoprire  quali sono le aliquote deliberate dai comuni clicca sull'immagine O su questo link

 

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