Commenti: 0

La lotta internazionale contro l’elusione fiscale si fa sempre più decisa. L’Ecofin ha raggiunto un accordo politico sullo scambio automatico di informazioni sui tax ruling, che consentono in un’economia digitale di trasferire i profitti da una filiale all’altra per cercare il Paese che meno tassa i risultati aziendali. In pratica, l’intesa riguarda lo scambio automatico di informazioni nel campo degli accordi fiscali concessi dai governi a singole imprese ed è stata raggiunta grazie a una serie di emendamenti, tra cui l’esenzione per le Pmi, tranne quelle che si occupano di investimenti e attività finanziarie.

Lo scambio di informazioni tra gli Stati membri

Ma cosa prevede l’accordo? Secondo quanto stabilito, gli Stati membri dovranno scambiarsi automaticamente informazioni sugli accordi fiscali che stringono con le aziende e sulle condizioni che devono rispettare per il trasferimento di beni e servizi all’interno di uno stesso gruppo. Questo con l’obiettivo di evitare che una società eluda il fisco attraverso il trasferimento di profitti da una filiale all’altra in diversi Stati.

Entrata in vigore e retroattività

L’intesa, secondo la quale lo scambio di informazioni riguarderà le imprese con un fatturato superiore ai 40 milioni di euro, entrerà in vigore nel 2017 e avrà una retroattività di 5 anni. In base a quanto previsto, gli accordi finalizzati, emendati o rinnovati tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2013 devono essere resi noti se ancora validi il 1° gennaio 2014, se invece gli accordi sono stati finalizzati, emendati o rinnovati tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016, lo scambio di informazioni deve avvenire anche se le intese non sono più valide.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account