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“Se si interviene sulle pensioni senza saggezza si fa danno, quindi proporremo la soluzione nel 2016 quando i numeri saranno chiari”. Con queste parole il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha messo un punto sulla questione della flessibilità in uscita. La misura non entrerà nella legge di Stabilità. Un lungo giro di valzer che si è concluso con un nulla di fatto.

"Senza saggezza, senza numeri, si fa danno"

Intervenendo a “Che tempo che fa”, la trasmissione di RaiTre condotta da Fabio Fazio, Renzi ha spiegato: “Modificare il sistema pensionistico è possibile solo sulla base di numeri chiari. Senza saggezza, senza numeri, si fa danno. Proporremo una soluzione solo quando tutto sarà chiaro. Non abbiamo ancora trovato la soluzione per consentire di andare in pensione un paio d’anni prima”.

L’ipotesi di un intervento non è tramontata

Il presidente del Consiglio ha definitivamente spazzato via ogni speranza di vedere introdotte nella Stabilità misure strutturali sulla flessibilità in uscita. Renzi ha comunque spiegato che l’ipotesi di un intervento non è tramontata, ma dal momento che i numeri non sono chiari per una modifica strutturale è necessario attendere il prossimo anno.

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salvatore
12 Ottobre 2015, 13:23

Il balletto continua. Dopo mesi di danze su pensioni anticipate si e pensioni anticipate no, il cantastorie fiorentino, sentiti i suoi capi, ha deciso ( o forse no?) di rinviarle al 2016, 2017, 2018, salvo poi riproporle nel caso in cui al Comune di Roma dovessero vincere i 5 stelle. E pensare che, al suo esordio, l'ormai ex rottamatore aveva fatto ben sperare in un cambio reale della guardia. Niente di cio', solo parole e promesse smentite il giorno dopo ed un "jobs act" che ha reso precari praticamente tutti i lavoratori. Le aziende continuano a chiudere e fallire, soldi in giro nisba, ma Padoan e Renzi vedono la ripresa. Per i fondelli, aggiungo io.

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