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Finora le banche erano soggette ad un limite sui tassi di interesse che potevano applicare al mutuo. Oltre questo limite si considerava che stessero praticando un tasso d'usura e il contratto veniva annullato. Ma da tempo gli istituti di credito si lamentavano del fatto che questo vincolo fosse troppo rigido. Anzi, dicevano, blocca l'erogazione di mutui. Adesso questo limite cambia e le associazioni dei consumatori insorgono. Chi ha ragione?

Cambia infatti il metodo per il calcolo del tasso di usura. Il decreto sviluppo varato dal consiglio dei ministri prevede che il tasso soglia venga definito aumentando del 25% il tasso medio rilevato con l'aggiunta di un ulteriore 4%. Inoltre, la norma fisserebbe una sorta di "cap", stabilendo un differenziale massimo tra tasso soglia e tasso medio pari all'8%

La legge attualmente in vigore stabilisce che il tasso soglia sia pari al tasso medio aumentato del 50%. Si tratta di un meccanismo che lascia poco margine con tassi bassi e ha quindi creato alcuni problemi nell'erogazione del credito, stando a quanto dicono le banche (clicca qui per approfondire)

Il decreto sviluppo ha modificato questo parametro. Se da un lato in molti hanno accolto con favore la norma che permette di rinegoziare il mutuo, passando dal variabile al fisso a condizioni vantaggiose, dall'altro c'è però uno scontento per la nuova norma sull'usura e le associazioni dei consumatori denunciano che questo aumenterà i costi per le famiglie

“Con il nuovo decreto legge, un mutuo che oggi ha un tasso del 3-4% potrebbe essere offerto dalle banche anche al 6-7%. La stessa formula del tetto massimo del tasso di usura che potrebbe sembrare un vantaggio per le famiglie potrebbe rivelarsi un boomerang perché modificabile in caso di forte innalzamento dei tassi” dichiara il segretario adiconsum Pietro giordano
 
L’associazione chiede pertanto “che le modifiche alla rilevazione dei tassi usura siano effettuate nell’ambito di un progetto complessivo di revisione che preveda: l’approvazione della legge per combattere il sovraindebitamento ferma in parlamento da 10 anni, il rifinanziamento del fondo per la sospensione delle rate e la sua estensione anche alle rate del credito al consumo, forme dedicate di accesso al credito per le famiglie meno abbienti, inasprimento delle pene per gli usurai, finanziamento certo e continuativo del fondo di prevenzione usura e revisione complessiva della legge 108/96

 

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2 Commenti:

10 Maggio 2011, 11:03

Le banche hanno sempre il coltello dalla parte del manico, ancor più in momento di crisi. Il giochetto appariva chiaro già da tempo, se non si alzano il tassi, io ti blocco i mutui e i finanziamenti. Bene fanno le associazioni di consumatori ad insorgere, ma temo che non si arriverà a nulla.

11 Maggio 2011, 8:38

Il giochetto appariva chiaro già da tempo, se non si alzano il tassi, io ti blocco i mutui e i finanziamenti. Ieri un agente immobiliare mi diceva che 5 suoi clienti hanno pratiche di mutuo in sospeso. La banca non dice nè di no, nè di sì. probabilmente attendono istruzioni dall'abi.

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