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Milioni di e-mail ogni giorno invitano gli utenti ad inserire i dati delle carte di credito o dei conti di internet banking per risolvere supposti problemi. Si tratta del phishing, un ormai collaudato tentativo di truffa che grazie a navigatori sempre più consapevoli e al miglioramento delle misure di sicurezza va a segno solo una volta su un milione

Nel 2013 gli italiani hanno realizzato con l'internet banking oltre un miliardo di transazioni, a causa anche dell'aumento esponenziale del numero di istituti che offrono servizi di web banking. Questo ha portato ad un aumento anche delle numero delle tentate frodi, ma solo un caso su un milione e centomila accessi  di clienti retail porta a segno la frode

Il punto di accesso per le frodi è il computer del cliente. Secondo i dati di abilab, il consorzio dell'associazione bancaria che studia la sicurezza delle transazioni informatiche, non ci sono stati casi di sottrazioni delle credenziali da terminali mobili. Questo grazie alla funzione di controllo degli app store

Per difendersi e difendere dalle frodi, le banche e bancoposta continuano ad aumentare i sistemi di sciurezza, sia per le contromisure fisiche, che per per quelle virtuali, e la formazione dei propri dipendenti. Ma importante è anche la comunicazione ai clienti per aumentare la consapevolezza e dotarsi di misure adeguate

Un caso a parte sono le frodi su mezzi di pagamento elettronici. Se l'acquisto su siti italiani generalmente è sicuro, è fondamentale assicurarsi dell'dentità dell'esercente e della sua affidabilità e monitorare constantemente i propri estratti conto

 

 

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