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Il referendum in Gran Bretagna sulla cosiddetta Brexit ha dato il suo verdetto. Il “Leave” ha vinto con il 51,9% dei voti. Il “Remain” ha ottenuto il 48,1%. Per uscire dall’Ue hanno votato 17.410.742 elettori, per restare 16.141.241. I punti interrogativi adesso sono molti e tra le tante domande che avanzano ci si chiede cosa succederà a chi studia e lavora nel Regno Unito.

Come sottolineato dalla Repubblica, mezzo milione di italiani vivono nella capitale britannica e nel resto dell’Inghilterra. Cosa accadrà adesso?

Chi vive in Gran Bretagna e paga le tasse da più di 5 anni nel Paese può richiedere un permesso di residenza e la cittadinanza. Al momento per farlo servono un anno di tempo e almeno mille sterline.

Coloro che non intendono restare per sempre potranno probabilmente ottenere un visto di lavoro, da rinnovare ogni due-tre o anche cinque anni, presentando una richiesta da parte del proprio datore di lavoro.

Chi, invece, vorrà emigrare in Gran Bretagna dovrà prima cercare e ottenere un lavoro.

Gli studenti universitari potranno ottenere un visto di studio, ma non potranno più ottenere il prestito che al momento è esteso a tutti gli europei e che consente di coprire interamente le 9mila sterline annue di retta universitaria, da restituire solo dopo la laurea, a rate e soltanto se si ha un lavoro.

Per quanto riguarda i turisti, le cose non dovrebbero cambiare. Non dovrebbe servire un visto turistico. Anzi, andare - ad esempio - a Londra per turismo potrebbe finire per rappresentare l’opportunità per fermarsi più a lungo.

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