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Acconto imu, verifica in 10 mosse se hai pagato correttamente

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La prima rata dell'imu porterà nelle casse dello stato quasi 10 miliardi di euro. Una cifra che dimostra come la sospensione dell'imu prima casa sia in pratica minoritaria rispetto al gettito complessivo. Per chi ancora non ha pagato e per chi lo ha già fatto ma ha dei dubbi, ecco come verificare in 10 mosse se si è in regola con l'acconto 2013

1. Abitazione principale. Non è necessariamente quella in cui si abita. Godono della sospensione fino al 16 settembre soltanto coloro che soddisfano i requisiti cosa si intende per abitazione principale. I casi dubbi più tipici sono:

- Comodato d'uso, ossia la cessione gratuita a parenti: si paga come seconda abitazione. Sebbene si fosse ipotizzato un'estensione della sospensione a questa categoria, nulla è stato approvato

- Coniugi residenti in due abitazioni nello stesso comune: solo una delle due abitazioni è esente, l'altra paga come seconda abitazione. Sono entrambe prime abitazioni se in comuni diversi

- Anziani o disabili ricoverati in residenze: purché sfitta, risulta prima abitazione solo se lo ha stabilito il comune, altrimenti paga come seconda abitazione

- Immobili di lusso: pagano comunque le abitazioni di categoria a1, a8 e a9. Graziate le villette a7

2. Pertinenze. Esenti dal pagamento fino a un massimo di 3 pertinenze dell'abitazione principale, come il box auto (categoria catastale c6) una tettoria (categoria c7) e una cantina o magazzino o soffitta (c2). La combinazione può anche essere diversa, come per esempio due garage una soffitta (c6+c6+c2)

3. Terreni e orti. Stop per terreni incolti e agricoli. Pagano orti e giardini se hanno una rendita catastale autonoma e sono edificabili

4. Aree edificabili. Pagano, a meno che non appartengano a coltivatori diretti o agricoltori professionisti iscritti allo iap

5. Fabbricati e case rurali. Imu sospesa, a patto che i proprietari abbiano comunicato per tempo ai rispettivi uffici di competenza che soddisfano i requisiti di ruralità

6. Valore catastale. I proprietari di vecchia data non hanno certamente problemi nel recuperarla, ma se hai dei dubbi clicca qui per sapere come ottenere la rendita catastale. La rendita si moltiplica poi a seconda della categoria con i moltiplicatori indicati dall'agenzia delle entrate (160, 140, ecc.)

7. Aliquota. Ricordiamo che ogni comune aveva un margine per innalzare o abbassare l'aliquota. In caso di cambiamento avvenuto nel 2013, i contribuenti hanno la possibilità di pagare il 50% di quanto versato nel 2012 e poi calcolare la differenza con il saldo di dicembre

8. Stato/comune. Quest'anno niente panico: l'acconto va tutto al comune, tranne che per i fabbricati produttivi del gruppo d, che pagano con il codice 3925 per la quota statale e con il codice 3930 per la quota comunale

9. Codici tributo. I dubbi riguardano soprattutto gli immobili di lusso che pagano la prima abitazione. Il codice è 3912. Scarica tutti i codici tributo

10. F24 o bollettino postale. Esistono due modi di pagare l'imu: scarica il modello f24 o dirigiti alla posta per pagare con bollettino postale

Per prima cosa verifica se devi pagare o no. Inserisci la tipologia, la rendita catastale e l'aliquota del tuo comune e ottieni in un click il calcolo imu

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