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Il governo evita polveroni e rimanda la riforma del catasto a settembre. L'approvazione dei decreti attuativi della delega fiscale sarà infatti discussa nella prossima legge di stabilità insieme alla tanto attesa local tax. A deciderlo è stato il premier Matteo Renzi che in questo modo ha voluto scongiurare i pericoli di un possibile aumento della tassazione e delle inevitabili critiche.

Il tutto è scaturito dalla simulazioni fatte dall'Agenzia delle Entrate che ha ipotizzato scenari di vere e proprie stangate nelle principali città, con incrementi fino a quattro o sei volte. Il premier Renzi, nel mezzo di polemiche incrociate per i non lusinghieri risultati elettorali delle ultime elezioni e per lo scandalo di mafia Capitale, ha deciso quindi per lo stop. 

Ciò nonostante nel decreto sia presente una clausula di salvaguardia che sancisce l'invarianza di gettito fiscale a livello nazionale. L'obiettivo ora è quello di agire sul riordino delle tasse sulla casa, con la costituzione di un'unica local tax, e di lavorare congiuntamente anche sulla riforma del catasto.

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