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Nella dichiarazione dei redditi 2016 è possibile inserire anche molte spese effettuate per i figli, come quelle per le mense scolastiche. Vediamo, dunque, quali sono le detrazioni previste nel modello precompilato da presentare all’Agenzia delle Entrate entro il 7 luglio.

Spese per la mensa scolastica

E’ possibile detrarre il 19% sulle spese sostenute per le mense scolastiche, a prescindere dalla circostanza che il servizio di ristorazione sia deliberato dagli organi di istituto, poiché è istituzionalmente previsto dall’ordinamento scolastico. L’importo massimo su cui calcolare la detrazione del 19% non può superare i 400 euro per alunno o studente, comprensivi di quanto pagato anche per il servizio mensa.

La retta per l’asilo nido

E’ possibile detrarre il 19% sulle rette pagate agli asili nido pubblici e privati. L’importo della spesa non può essere superiore a 632 euro per ciascun figlio fiscalmente a carico e la detrazione deve essere ripartita tra i genitori sulla base dell’onere da ciascuno sostenuto, ferme restando le regole generali di suddivisione delle spese.

Spese di istruzione e per attività sportive

Per poter detrarre le spese di istruzione e per attività sportive praticate da ragazzi bisogna tener conto del periodo d’imposta in cui è stato sostenuto l’onere. Vale infatti il principio di cassa, bisogna quindi considerare l’anno solare in cui la somma è stata materialmente corrisposta, che risulta indicato nella certificazione rilasciata dal beneficiario o nella ricevuta dell’avvenuto pagamento, e non l’anno scolastico o il periodo cui è riferita la spesa, riportato sul relativo documento giustificativo.

Spese per attività sportive

Le spese per attività sportive praticate da ragazzi possono essere detratte per il 19%, a patto che vengano rispettate alcune condizioni: deve trattarsi di spese sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica; il ragazzo deve essere di età compresa tra cinque e 18 anni; la spesa su cui calcolare la detrazione non può superare i 210 euro a familiare.

Spese per conservatori e università

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che le spese sostenute per l’iscrizione ai nuovi corsi istituiti a norma del Dpr 212 dell’8 luglio 2005 nei conservatori di musica e negli istituti musicali pareggiati sono equiparate a quelle per l’iscrizione ai corsi universitari, mentre le spese sostenute per l’iscrizione ai corsi di formazione relativi al precedente ordinamento sono equiparabili a quelle sostenute per la formazione scolastica secondaria.

L’effettivo sostentamento dei figli

Quando la legge prevede che una spesa è detraibile se sostenuta anche nell’interesse di un familiare a carico, ad esempio dai genitori, sono questi ultimi che possono fruire dello sconto fiscale. In generale, la detrazione spetta al genitore a cui è intestato il documento che certifica la spesa. Quando il documento è intestato al figlio, l’onere è ripartito tra i genitori con riferimento al loro effettivo sostenimento e, se si intende adottare una misura diversa dal 50%, è possibile annotare sul documento l’effettiva percentuale di ripartizione. In caso di coniuge a carico dell’altro, quest’ultimo può detrarre l’intera spesa sostenuta.

Spese per libri, trasporti e corsi di lingua senza benefici fiscali

I principali oneri detraibili sostenuti nell’interesse dei figli sono le spese sanitarie, quelle legate all'istruzione e all’attività sportiva, le rette degli asili nido. Per quanto riguarda gli oneri diversi da quelli che sono previsti dalla normativa, anche nel caso in cui essi risultino idoneamente documentati, non è previsto alcun beneficio fiscale.

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