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Sondaggio bankitalia: migliorano le attese del mercato, ma lo scoglio maggiore è il divario tra prezzi di domanda e offerta (scarica pdf)

In un panorama di generale debolezza, con scambi ancora fermi e prezzi in calo, migliora la prospettiva di miglioramento del mercato immobiliare. Ma il divario tra richieste dei proprietari e offerte dei potenziali acquirenti è la principale causa della cessazione dei mandati a vendere. A dirlo è il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia

Le interviste, condotte tra il 3 aprile e il 7 maggio 2014, hanno coinvolto 1395 agenzie immobiliari. Anche nel primo trimestre del 2014 è proseguita la fase di sostanziale deboleza del mercato immoboliare, anche se gli agenti sono più ottimisti sulle prospettive a breve termine del mattone

Compravendite e prezzi
È diminuita lievemente la quota di agenti che hanno venduto almeno un'abitazione nel primo trimestre del 2014, passando dal 65,8% di gennaio all'attuale 64,%. È rimasta invariata la percentuale di agenti che hanno riportato una diminuzione dei prezzi di vendita (intorno al 70%)

Incarichi a vendere
Secondo il report "rimane ancora significativo il divario tra i prezzi di domanda e quelli di offerta. In particolare, le quota di agenzie che segnala la decadenza degli incarichi a vendere a causa di offerte giudicate troppo basse dai venditori è salita (al 55,6 per cento, dal 50,5 in gennaio. È rimasta invariata l’incidenza di quelle che lamentano l’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi ritenuti troppo elevati dai potenziali acquirenti (al 63,3). È tornata a diminuire la quota di agenzie che riconducono la decadenza dell’incarico alla difficoltà di reperire un mutuo (al 41,7 per cento, dal 45,8)

Tempi di vendita
Lo sconto sul prezzo di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è lievemente diminuito( dal 16 al 15,5%), mentre è cresciuto il tempo medio che intercorre tra affidamento del mandato e la vendita, portandosi da 8,8 a 9,3 mesi

Mutui ipotecari
In aumento la percentuale di acquisti finanziati con un mutuo ipotecario (dal 60,9 di gennaio al 62,7%), in salita anche il rapporto tr aprestito e valore dell'immobile

Locazioni
L'81,6% delle agenzie ha dichiarato di avere locato almeno un immobile nel primo trimestre del 2014. "L’incidenza di quelle che hanno segnalato una flessione dei canoni di locazione è scesa (al 57,5 per cento, dal 61,1), mentre è aumentata la quota di quelle che ne indicano una stabilità (al 41,6 per cento, dal 37,4). Il
Margine medio di sconto sui canoni rispetto alle richieste iniziali del locatore,è stato pari al 7,4 per cento"

Prospettive future
Sono migliorate le attese sugli andamenti a breve termine nel mercato nazionale, anche se resta negativo il saldo tra ottimisti e pessimisti (da -36,5 a 18,8%). Aumenta l'ottimismo per i prossimi due anni "il saldo positivo fra aspettative di miglioramento e peggioramento è aumentato per il terzo trimestre
Consecutivo, risalendo sui livelli di inizio 2011 (a 22,6 punti percentuali)"

 

 

 
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5 Commenti:

mauro
21 Maggio 2014, 11:24

"Migliorano le attese del mercato, ma lo scoglio maggiore è il divario tra prezzi di domanda e offerta"

Una contraddizione in termini: le aspettative del mercato sarebbero più rosee se il divario tra domanda ed offerta diminuisse. Niente di nuovo, da questo puntodi vista, dal 2007, intanto la disoccupazione continua ad aumentare:
http://www.lastampa.it/2014/05/19/economia/lavoro-litalia-torna-ai-live…
Coloro che sognano ancora di realizzare cifre simili a quelle del 2007 ancora non hanno capito che se avessero messo in vendita le loro case ai prezzi del 2007 con un 10% di sconto rispetto alla media, ora avrebbero un bel po' di soldini in banca, aumentati degli interessi di 7 anni e, visti i cicli del mercato obbligazionario, avrebbero potuto investire molto ma molto benei loro soldi, creandosi delle fantastiche rendite al 5% netto annuo del capitale investito.
Oggi si ritrovano invece ad essere propretari di case praticamente invendibili, bersaglio del fisco, che con una mano gli promette, se va bene, 80 euro lordi al mese ma con l'altra glie ne leva molti di più, succubi di una classe politica campione di inefficienze e scandali che mira a creare solo una classe sociale letteralmente incatenata e schiavizzata.
Contenti voi, contenti tutti... ma vedrete, alla lunga l'investimento immobiliare è sempre un ottimo investimento

roberto
21 Maggio 2014, 14:42

Lo stato, per non scontentare nessuno, ha pensato bene di aumentare la tassazione "sui soldi in banca" ....e speriamo non faccia scherzetti ciprioti...
Ognuno mette in vendita al prezzo che crede

Credo che sia opportuno sapere di cosa si stia parlando.
1) la tassazione di cui parli è quella relativa alle rendite finanziarie derivanti da investimentiche non finanziano il debito pubblico. Per un'obbligazione da 5.75% lordo annuo il rendimento netto passa da 4.6% a 4.1218%
Per un investimento da 100.000 euro questo significa che a fine anno anziché avere una rendita da 4.600 euro la avrò da 4.122 euro con una penalizzazione di 478 euro che corrispondono a 39,8 euro al mese.
2) la tassazione sugli investimenti che rifinanziano il debito pubblico resta invariata al 12.5%: questo significa che un investimento al 5.25% lordo da il 4.6% netto.
3) la tassazione annuale sui depositi è aumentata dallo 0.15% allo 0.2% questo significa che con 1.000.000 di euro investiti ci si trova a pagare una tassa che passa da 1.500 a 2.000 euro l'anno a fronte di una rendita che, stimata pessimisticamente intorno al 4%, sarebbe comunque di 40.000 euro netti l'anno, che corrispondono a 3.333 euro netti al mese (3.166 se si considerano i 2.000 euro di tasse spalmati sui 12 mesi).
4) per quanto riguarda gli scherzetti ciprioti, non ti preoccupare, la storia oramai è vecchia e lo sanno anche i sassi il motivo per il quale a cipro è stato effettuato il prelievo forzoso. Lo stato italiano sa benissimo di cosa ha bisogno (rifinanziare il debito pubblico) e ancora di più sa dove applicare le tasse e da chi

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