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Il segreto per vendere con la crisi? selezionare più che mai immobili e acquirenti

Agente di lunga esperienza a Palermo, orazio caruso dirige l’agenzia immobiliare massimo nel centro storico del capoluogo siciliano, a pochi passi dal teatro massimo. Il mercato locale ha visto tempi migliori (dal 2012 le compravendite sono calate del 50%, e la crisi ha imposto lo stravolgimento dell’organizzazione del lavoro), ma per il futuro c’è speranza: puntando sul web e razionalizzando,  con la selezione accurata degli immobili e degli acquirenti

Come va il mercato locale?
Gli ultimi due anni sono stati durissimi, le compravendite sono calate del 50%. Fino al 2011 avevamo lavorato bene, poi i due successivi sono stati pessimi. Sono diminuiti sia gli appuntamenti che le telefonate. Ma il cambiamento vero portato dalla crisi è stato nell’organizzazione del lavoro: una vera rivoluzione

Vuoi parlarcene
Prima la razionalizzazione: abbiamo diminuito di molto la spesa sulla pubblicità cartacea e sui cartelli stradali, puntando soprattutto sul web. Il giornale delle pulci, che in città era la fonte primaria per l’informazione immobiliare, non conta quasi più nulla

Insomma, il boom di internet vi ha costretto a riorganizzarvi
Certo, e dalla nostra abbiamo avuto la fortuna di essere cresciuti con la mentalità forgiata su internet e le nuove tecnologie. Il web ci impone di stare attenti alla velocità alla qualità dei testi e delle immagini. È soprattutto con le foto che è evidente il cambiamento. Un tempo bisognava stamparle, era un processo costoso e a volte lento. Oggi con una bella foto e una bella descrizione si è fatto buona parte del lavoro

Cos’altro fate, per non perdere clienti in questa fase difficile?
Oggi uno degli obiettivi principali è la selezione accurata degli acquirenti, perché di case ce ne sono a migliaia. Le richieste sono tante, ma le trattative che si chiudono sono poche

Un altro punto è la qualità dell’immobile: una volta si prendeva tutto, mentre oggi è necessaria un’attenta valutazione e prima della proposta al cliente dobbiamo essere sicuri al 100%

E poi?
Il singolo annuncio va fatto nei tempi giusti, ed è inutile avere un portafoglio di 100 immobili quando si sa che sono vendibili non più di 20. E non prendiamo più gli immobili con offerte fuori prezzo: se la cifra sfora di 10 o 20 mila euro rispetto alla nostra valutazione va bene, ma se si arriva a 50 non ci interessa

Qual è il più grande ostacolo alla ripartenza del mercato?
La frenata sui mutui è un problema serio, e la soluzione non mi sembra vicina visto che continuano a chiudere varie attività, sia pubbliche che private, alcune storiche, e c’è molta gente disoccupata. Inoltre non si pensa mai che i soldi che vengono a mancare ai mutui mancano a tutta la catena economica, e quindi all’indotto come geometri, ingegneri  e impiegati a vari livelli  

Qual è l’immobile che si vende di più?
Noi siamo in centro storico, la casa che si vende meglio è quella con prezzo entro i 100 mila euro, diciamo un appartamento da 2 a 3 vani da 50 a 70 mq. Tiene bene anche la casa da 300mila euro e superiore a 100 mq: questa è la tipologia che soffre meno la crisi perché si tratta di acquirenti che hanno un capitale a disposizione o che hanno già venduto un vecchio immobile. Ma si tratta di acquirenti molto esigenti

Il cliente tipo di immobiliare massimo
Noi siamo in pieno centro, è un contesto particolare e c’è di tutto: si va dalla borghesia benestante ai lavoratori del mercato, fino ai funzionari e impiegati pubblici e forze dell’ordine

Prospettive per il futuro?
Siamo allenati a combattere, quindi non abbiamo paura. Detto francamente e in sintesi, i problemi sono due: i proprietari devono abbassare i prezzi e le banche devono essere meno rigide sui mutui

Scritto da mtodarello

 

 

 

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