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Il mercato immobiliare del nostro paese ha bisogno oggi di un cambiamento che lo renda protagonista e motore di sviluppo.  Occorre il coraggio di una realtà imprenditoriale capace di rischiare, una pubblica amministrazione che incida sui territori, garantendo una flessibilità che ancora manca, e un sistema finanziario che ricominci a pianificare investimenti. A dirlo è Antonio intiglietta, presidente di eire (expo Italia real estate) intervistato da idealista news durante l'ultima edizione dell'evento che ha riunito a Milano tutti i principali attori del settore

La rigenerazione urbana
La materia prima del real estate italiano è "il patrimonio pubblico e privato che deve essere ripensato, "rigenerato" per essere capace di intercettare le esigenze sociali e culturali". Il tutto all'interno di un'azione di rigenerazione urbana, che non è altro che "dare un valore attuale a un patrimonio presistente"

Il ritorno degli investimenti
Oggi c'è un rinnovato interesse degli investitori verso l'europa e verso l'Italia, ma "dobbiamo essere capaci di presentare progetti credibil" perché "gli investimenti non aspettano, intercettano quello che c'è"

La ricetta per il cambiamento
"Occorre il coraggio di una realtà imprenditoriale che sappia rispondere ai bisogni, l'intelligenza e la professionalità di un'amministrazione pubblica capace di venire incontro a questa progettualità e un sistema finanziario e bancario che valuti e sostenga le proposte". Solo in questo modo il mercato immobiliare sarà protagonista di un cambiamento, sempre più necessario affinché il settore sappia dare un contributo decisivo per lo sviluppo del paese

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2 Commenti:

mauro
10 Luglio 2014, 12:44

Sarebbe interessante chiedere di quali dati reali è in possesso questo signore per parlare di "rinnovato interesse" visto che il turismo in Italia continua a diminuire: http://www.mondointasca.org/articolo.php?ida=2590
L'emigrazione continua ad aumentare (mentre diminuiscono gli stranieri in Italia): "http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/06/16/istat-aumenta-emigra…; insieme alla disoccupazione "http://economia.ilmessaggero.it/home/ocse_nel_2014_in_italia_pi_disoccu…; e alla pressione fiscale "http://www.ilsecoloxix.it/p/economia/2014/03/06/AQV4Aj0B-pressione_aume…;.
La prima cosa da fare è far ripartire l'economia solamente copiando quello che stanno facendo gli altri paesi, ma si sa, in un paese governato da mafiosi, che si vuole dare un'aria di internazionalità e di capacità di adeguarsi alle esigenze dei tempi, un'economia sana non è neanche ipotizzabile. Il mercato immobiliare nei prossimi svariati anni sarà solamente la disperazione di coloro che si sono vincolati ad un bene che non si può portare via perché gli investimenti anziché intercettare, come dice questo signore, progetti per far ripartire le imprese, hanno intercettato solo 2 anni fa, nella misura di 152 miliardi di euro, btp al 6% annuo e, solo per i quali, la comunità paga oltre 9.1 miliardi di euro l'anno di interessi. Ma non vi preoccupate, il peggio deve ancora arrivare

andrea-563
16 Luglio 2014, 22:26

E bravo Intiglietta se continui a produrre ...parole in breve tempo da presidende (con la d), diventerai un sottosegretario e poi anche un ministro , devi però continuare a parlare, parlare. Parlare, non importa quello che dici, tu continua a parlare e vedrai che arriverai!!
Ma mi faccia il piacere!!! diceva un grande comico napoletano.
Cordialmente Andrea

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