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Nomisma, lunga e tortuosa la strada della ripresa per il mattone. In un anno dimezzata la domanda di abitazioni
GTRES

Il mercato immobiliare si trova oggi in una fase di lieve ripresa, ma ancora "lunga e tortuosa" la strada per il recupero del settore. Segnali positivi arrivano dal fronte delle compravendite e dei mutui, ma a remare contro è la perdurante crisi economica. In calo anche la domanda di abitazioni, praticamente dimezzata rispetto al 2013, mentre si prevede un'ulteriore flessione dei prezzi

Secondo l'osservatorio nomisma sul mercato immobiliare, la strada della ripresa rimane "lunga e tortuosa" a causa della perdurante debolezza economica. "Non deve stupire se oggi le famiglie alla ricerca di un'abitazione siano poco più di 324mila contro le quasi 730mila di un anno fa, mentre quelle potenzialmente interessate ad attivarsi sono 1,6 milioni a fronte dei quasi 2 milioni registrati nel 2013"

Compravendite
Secondo l'analisi condotta su 13 grandi città (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia). Nel primo trimestre dell'anno abbiamo assisto a un'inversione di tendenza per quanto riguarda le compravendite, con un aumento del 7,4% nel segmento abitativo. A livello nazionale, il balzo in avanti `nell'ordine  del 4,1%. Un trend destinato a rafforzarsi verso fine anno, con gli scambi che- secondo le previsioni- dovrebbero arrivare a 435mila e salire a 487mila nel 2015

La modestia delle transazioni è il risultato di una perdurante difficoltà di incontro tra un'offerta in costante crescita e una domanda in progressivo calo in tutti i segmenti. I tempi di vendita e di locaizoni hanno raggiunto livelli elevati in tutti i segmenti, anche se con una tendenza alla stabilizzazione

Prezzi e trattative
Dai livelli pre-crisi, i prezzi delle case sono scesi del 19% (in termini nominali) e del 26% (in termini reali, inflazione compresa). Ciò nonostante, una correzione più marcata dei prezzi, "stimabile nell'ordine di un ulteriore 10%, consentirebbe di attenuare lo spessore della quota di domanda latente destinata a non manifestarsi". Anche se è al fronte delle erogazioni che bisogna guardare per "garantire un irrobustimento delle dinamiche moderatamente espansive"

Un fattore che ha ridotto la quantità di liquidità disponibile è sconto mediamente applicato sul prezzo richiesto. Anche per questo indicatore il livello raggiunto è elevato, ma tutto sommato stabile per il terzo semestre consecutivo. All'interno del mercato residenziale lo sonto praticato  ha raggiunto in media il 16,5% con punte del 19,6% nei mercati periferici, mentre sul versante degli immobili di impresa, lo sconto medio ha superato il 17%



 

 

 

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2 Commenti:

mauro
14 Luglio 2014, 12:53

In questi ultimi due- tre anni mi è capitato di andare presso gli uffici del sindacato.
Ebbene, ho sentito diverse persone parlare di figli trasferiti, o in procinto di farlo, in svizzera, germania e persino australia, e genitori prossimi alla pensione fortemente intenzionati a seguire i figli.
Tra un anno la richiesta di case sarà molto meno di 324.000 mentre l'offerta sarà aumentata a livelli stratosferici.
Aspettare per credere!

valerio
14 Luglio 2014, 16:32

Vedrete tra un paio di anni quando la riforma del catasto, sarà a regime dove andranno a finire i valori immobiliari. Saranno in molti a dover vendere ville, appartamenti di pregio, seconde e terze case se non vorranno vedersi dissanguare da imu e tares.

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