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"La crisi ha colpito anche la versilia, gli immobili sono ipertassati e le banche non concedono mutui"
GTRES

"Un nome una garanzia", viene da dire quando si legge il nome dell’agenzia guidata da Marco mirabile a camaiore, in Toscana: “mattone sicuro”. Soprattutto in tempi come questi, in cui gli agenti immobiliari hanno tanto bisogno di fiducia da parte dei clienti. La versilia, che è tra le più note località turistiche d’Italia, non è stata immune all’onda della crisi, che come spiega mirabile "ha colpito duro anche qua, nonostante si tratti di un mercato di quasi sole seconde case e quindi abbastanza ricco. Negli ultimi anni le compravendite sono calate del 20%"

Non è dunque una situazione promettente, quella del mercato locale.

La gente disposta a comprare non manca, ma gli immobili sono ipertassati e le banche non sono più disposte a concedere mutui, come facevano fino a poco tempo fa. Questi sono i due problemi principali. E poi c’è molto invenduto, perché gli immobili a disposizione sono tanti. Le imprese infatti non investono nella costruzione di nuovi stabili  

C’è una tipologia di immobile che si riesce a vendere meglio?

La fascia media, quella sui 300mila euro, è quella con cui abbiamo più difficoltà. Gli affari si fanno solo con le case al di sotto o al di sopra di quella cifra

Qual è la specificità del mercato nella sua zona?

Sicuramente un mercato di seconde case, come già detto, e aggiungo che l’ambiente in cui ci troviamo ci favorisce molto, perché abbiamo a disposizione sia il mare che la collina. E quindi nel raggio di 10 chilometri si può scegliere se stare al sole in spiaggia o al fresco della collina, e la possibilità di scegliere piace molto a chi sceglie di comprare casa qui

Quali sono le case che si vendono di più?

La più richiesta è il trilocale (cameretta, cameretta, cucina e bagno) da 50-60 metri quadri con un piccolo giardino

E il compratore-acquirente tipo?

La donna single, per lo più separata o divorziata, che però punta a immobili di fascia bassa (sui 150 mila euro)

Una circostanza curiosa. Come mai secondo lei?

Credo lo facciano perché vogliono investire così i soldi ottenuti con il divorzio

Come avete fatto per affrontare i tempi duri degli ultimi anni?

Abbiamo cercato di proporre nuove tecniche di vendita, come ad esempio il rent to buy, ma non abbiamo avuto riscontri positivi

Perché?

Credo che i clienti non siano ancora pronti, è una questione di mentalità. Il rent to buy ha un procedimento complesso verso il quale bisogna avere pazienza e fiducia. Le procedure non si possono snellire perché sono fatte per avere tutte le tutele necessarie a garanzia dell’immobile

Gli affitti come vanno?

Sugli affitti c’è molta morosità, sempre a causa delle difficoltà economiche delle famiglie legate alla crisi. Per quanto riguarda le cifre, a camaiore, in media, si va dai 600 ai 750 euro al mese per un trilocale di 50-60 metri quadri con giardino

Il web è stata una rivoluzione. Come sta affrontando il cambiamento, che ha riguardato in particolare anche il settore immobiliare?

Internet è indispensabile, ora che c’è non se ne potrebbe fare a meno.  Nel 2006, quando cominciava a essere abbastanza diffuso, i nostri siti erano consultati da circa il 10% del totale dei clienti. Oggi, tutti quelli che cercano casa, come primo passo vanno sempre a informarsi sul web. La pubblicità cartacea è quasi sparita, noi abbiamo puntato sul sito tanto da appaltarne la gestione a un’azienda specializzata che lo segue giorno per giorno

Parteciperà al workshop di idealista?

Ci saranno alcuni miei collaboratori

Le sembra un’iniziativa utile?

Credo che tutti questi incontri che riguardano il nostro mondo siano importanti, anche perché tra gli agenti immobiliari c’è l’abitudine a lavorare da soli, slegati gli uni dagli altri, mentre la collaborazione è importante. Eventi come il workshop di idealista dimostrano che il confronto è importante, anche per trasmettere un’idea di comunità. È per questo che le aziende fanno il masterminding

Come immagina il futuro del settore?

Per me il futuro è legato esclusivamente alle scelte delle banche: se torneranno a fare il lavoro come una volta, ci sarà la ripresa. Bisogna riaprire ai clienti la strada dei mutui, alleggerendo la restrizioni oggi in vigore.  Per quanto riguarda gli affitti, mi pare di capire che il governo voglia favorire i contratti di locazione, anche con una tassazione favorevole, e in questo senso si va nella direzione giusta

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