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Una città unica al mondo non può che avere un mercato immobiliare altrettanto peculiare. È il caso di Venezia, divisa in due zone ben separate – il centro storico e la terra ferma – che rappresentano due categorie con prezzi e valutazioni ben distinti. Inoltre da qualche anno è in atto una vera e propria migrazione dal centro lagunare verso la zona di mestre, perché come spiega Roberto loschi, presidente della fiaip locale e titolare di un’agenzia immobiliare dal 1983, «In terraferma ci sono minori disagi per quanto riguarda la mobilità,  ma anche più servizi e prezzi molto più convenienti».

E la case della Venezia storica chi le compra? E chi le abita?

C’è qualche famiglia veneziana che ancora rimane in centro, ma gli appartamenti sono per lo più soggetti a investimenti esteri, con acquirenti provenienti da vari paesi ma soprattutto russi, arabi e inglesi. Tuttavia è comunque un mercato in rallentamento perché con tutte le incertezze attuali, soprattutto fiscali, gli investitori rimangono cauti

Quindi nel centro storico l’investimento immobiliare funziona.

Chi acquista per investimento non corre alcun rischio perché non è difficile affittare l’appartamento anche per brevi periodi, visti i milioni di visitatori che arrivano in città ogni giorno dell’anno. Inoltre una seconda casa a Venezia non è più un lusso per pochi fortunati, ma un investimento sicuro che permette ai proprietari di godersi in prima fila gli appuntamenti culturali offerti dalla città

Più in generale, qual è situazione di mercato della zona?

Se prendiamo come riferimento l’anno del tracollo immobiliare, il 2007, è una linea retta verso il basso. Da allora le compravendite sono diminuite del 50% e i prezzi del 30%, mentre se guardiamo al presente le cose vanno abbastanza bene

Ci dia qualche dato

Secondo l’agenzia del territorio le vendite sono in calo, mentre il monitoraggio fatto dalle agenzie associate alla fiaip dicono il contrario: c’è una certa crescita

E allora chi ha ragione?

Tutti e due, nel senso che le agenzie del territorio hanno la fotografia del totale delle compravendite (sia quelle fatte dal privato in autonomia sia quelle delle agenzie), mentre i dati della fiaip riguardano solo le agenzie. Quindi è diminuito il numero dei privati che vendono da soli gli immobili, mentre è aumentato quello delle compravendite fatte dalle agenzie immobiliari. E questo può essere visto solo come un premio per aver lavorato bene

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