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"Simcity", il più conosciuto (e il migliore) simulatore immobiliare compie 25 anni

La prima cosa da fare è scegliere dove far nascere la propria città, poi si deve pensare bene - molto bene - alla prossima mossa: costruire un quartiere residenziale per attirare la gente? oppure una centrale elettrica? realizzare infrastrutture? poi bisogna preoccuparsi delle strade, dell'illuminazione e dei servizi. Una volta che si ha tutto sotto controllo, si comincerà ad aver bisogno di denaro e ci si troverà costretti ad alzare le tasse. Questo farà arrabbiare - molto - i cittadini. È possibile che realizzando più opere si riesca a placare il malcontento, ma il rischio è quello di alterare il territorio e favorire disastri naturali. Tutto ciò si può racchiudere in una parola: "simcity", il più celebre (e il migliore) simulatore immobiliare che compie 25 anni

Nell'ottobre del 1989, un designer di videogame, will wright, lanciò nel mercato - senza troppe aspettative - un gioco che è finito per diventare leggendario. La prima versione del simulatore, per il commodore 64, era stata realizzata quattro anni prima, ma non aveva trovato un distributore. Inizialmente battezzato "micropolis", il gioco non ottenne la fiducia dei distributori, intimoriti da un possibile fallimento

Nel 1987, però, wright ha conosciuto jeff braun. I due sono diventati co-fondatori di maxis. Braun ha poi deciso di finanziare lo sviluppo del simulatore immobiliare ideato da wright e così è nato "simcity". Con il tempo, il gioco ha ottenuto un successo strepitoso, conquistando ben 21 premi come miglior gioco dell'anno. Nel 1992 ha superato il milione di vendite nel mondo

Lo scopo di "simcity" è il seguente: costruire la miglior città possibile partendo da un foglio bianco, tenendo in considerazione tutte le variabili: l'energia, l'urbanistica e le diverse implicazioni economiche derivanti dai servizi. Con "simcity" si impara giocando. Se si offrono buoni servizi, ma si aumentano le tasse per fronteggiare le spese, i cittadini non saranno contenti; come non saranno contenti se si applica una politica di risparmio pubblico senza investire nel trasporto pubblico, nella sicurezza o nella sanità. Senza dubbio, il simulatore immobiliare offre una grande lezione di umiltà

 

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