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Agevolazioni prima casa, trasferimento all'estero implica la decadenza dei benefici?
GTRES

Uno dei requisiti fondamentali per usufruire delle agevolazioni prima casa è che l'acquirente trasferisca nell'immobile la propria residenza. Ma cosa accade nel caso in cui il proprietario debba trasferirsi all'estero per motivi di lavoro?

Il trasferimento all'estero non comporta la perdita delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa, anche nel caso in cui l'immobile non può più essere utilizzato come abitazione principale. A dirlo è l'articolo 15, comma 1 lettera b) del tiur, che afferma che per usufruire dei benefici "per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente. La detrazione spetta non oltre il periodo d’imposta nel corso del quale è variata la dimora abituale; non si tiene conto delle variazioni dipendenti da trasferimenti per motivi di lavoro"

Una posizione confermata anche dalla circolare dell'agenzia delle entrate numero 19 la circolare dell’agenzia delle entrate numero 19 del 2001 in cui si chiarisce che anche coloro che sono residenti all’estero per motivi di lavoro, possono acquistare casa in Italia fruendo delle agevolazioni fiscali prima casa, anche se non iscritti all’aire

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