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Bankitalia: nuovo record debito pubblico a luglio, a 2.725,9 mld
Askanews
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Ancora record per il debito pubblico italiano. A luglio, secondo il dato reso noto nelle rilevazioni della Banca d'Italia nella pubblicazione sulla 'Finanza pubblica, fabbisogno e debito', il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 29,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.725,9 miliardi. A giugno era sto pari a 2.696,2 miliardi.

L'incremento, spiega Bankitalia, "è dovuto all'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (36,3 miliardi, a 120,8), che ha più che compensato l'avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (7,1 miliardi); l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio complessivamente ha aumentato il debito per 0,4 miliardi".

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 30 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,3 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto stabile.

La quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia è stata pari al 23,4 per cento (0,4 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua è lievemente diminuita, a 7,4 anni.

A luglio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 48,4 miliardi, in aumento del 10,5 per cento (4,6 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2020. Nei primi sette mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 243,2 miliardi, in aumento del 13,8 per cento (29,5 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre al più favorevole quadro macroeconomico, questo aumento riflette l'effetto di alcuni fattori straordinari tra i quali la revisione delle scadenze per il versamento di alcune imposte disposta nel 2020.

 

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