Pensioni anticipate, con l’Ape il taglio previsto ammonta all’1-3% l’anno

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è tornato a parlare di pensioni anticipate. In particolare, dal salotto della trasmissione televisiva “Porta a Porta”, ha acceso i riflettori sull’Ape (Anticipo pensionistico), sottolineando che chi decidesse di lasciare il lavoro prima del previsto non perderebbe più dell’1-3% l’anno sulla pensione, eccezion fatta per gli assegni pensionistici più elevati, per i quali la riduzione massima sarà del 4%

Pensione anticipata, le novità sull'Ape

L'appuntamento sui social #Matteorisponde è stato l'occasione, da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi, per lanciare un sasso che continuerà ad agitare le acque fino a quando non sarà svelata la legge di Stabilità 2017. È in quella sede, infatti, che secondo quanto ha affermato il premier troverà posto l'Ape, sigla che starebbe per “anticipo pensionistico” e dovrebbe rappresentare il modo nel quale sarà reintrodotta una forma di flessibilità per l'uscita dal lavoro

Pensione anticipata, vantaggi e svantaggi

In audizione sul Documento di economia e finanza 2016, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha parlato della possibilità di rendere più flessibile il sistema previdenziale, consentendo formule di pensione anticipata. Per coloro che decidono di optare volontariamente per il prepensionamento l’ipotesi che sembra prendere piede è quella del prestito pensionistico
Sofferenze bancarie, la soluzione di governo e istituti di credito

Sofferenze bancarie, la soluzione di governo e istituti di credito

Per risolvere il problema delle sofferenze bancarie il governo apre un canale diretto di dialogo con gli istituti di credito che hanno mostrato i problemi più significati. Il premier Renzi, il ministro Padoan e i vertici di Cdp hanno infatti incontrato gli amministratori di Popolare di Vicenza, Carige, Veneto Banca e Mps con un solo obiettivo: trovare un punto comune sulla creazione di un veicolo privato capitalizzato dalle banche.

Bonus 80 euro restituzione, gli interessati e le modalità

Cattive notizie per alcuni contribuenti che hanno ricevuto in busta paga il bonus di 80 euro, la misura fiscale introdotta dal governo Renzi nel 2014. Il Fisco ha chiesto ora la restituzione o perché la produzione del reddito ha superato il limite previsto per l’erogazione o perché sono stati commessi errori nella predisposizione del modello 730 precompilato