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Pensione quota 100, ultime notizie sulla manovra pensata dal governo
GTRES

Continuano le indiscrezioni sulla riforma delle pensioni voluta dal governo Lega - Cinque Stelle per cambiare la tanto discussa legge Fornero. La prima norma che vedrà la luce, con ogni probabilità, già nella prossima legge di Bilancio sarà la quota 100. Per rientrare nei conti, però, l'esecutivo pensa ad alcune limitazioni.

Riforma pensioni quota 100 come funziona

Quando si parla di Quota 100 si fa riferimento a quello strumento di accesso alla pensione per cui il contributo previdenziale è permesso solo se la somma dell'età anagrafica del lavoratore e degli anni contributi maturati dà come somma 100. In linea teorica un lavoratore potrebbe andare in pensione anche a 60 anni, con 40 anni di contributi.

Pensione quota 100 penalizzazioni

Ma la Quota 100 a cui sta lavorando il governo e che dovrebbe entrare in vigore già dal 2019 prevede che l'età minima per andare in pensione sia di 64 anni. In questo modo i contributi minimi da maturare saranno pari a 36 anni, con un anticipo pensionistico di soli 3 anni rispetto all'attuale normativa.

Ma il governo pensa anche ad altri limiti per questo strumento. In primis, una penalizzazione sull'importo dell'assegno previdenziale per chi accede alla Quota 100, perché sarebbe calcolato interamente con il sistema contibutivo. Ai lavoratori sarebbe inoltre concesso un bonus in busta paga per incentivarli a continuare la propria attività. Un'altra delle limitazioni potrebbe riguardare l'impossibilità di cumulare la pensione con altri redditi da lavoro durante la durata dell'anticipo pensionistico. Questo vuol dire che nei tre anni che separano la Quota 100 dal raggiungimento dei  requisiti per la pensione di vecchiaia non si potrà riprendere a lavorare.

 

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