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La vittoria della “Brexit” sta già avendo conseguenze nel settore immobiliare britannico. Almeno nei mercati finanziari.

Le azioni delle società immobiliari quotate in Borsa sono cadute del 23%, il che significa che hanno praticamente perso un quarto del loro valore di mercato. Per avere un’idea di quanto forte sia stata la flessione è sufficiente ricordare che l'indice Ftse Mib, che ha recuperato quota 15.601 punti, da venerdì ha perso il 13,1%.

E non è tutto: in vista del processo di distacco del Regno Unito dall’Unione europea, le grandi società di analisi hanno tagliato in blocco le previsioni del settore.

Morgan Stanley, per esempio, ha deciso di tagliare del 20% il prezzo indicativo del settore immobiliare britannico. Ora crede che il suo tetto in Borsa sia del 20% inferiore a quello prima di conoscere l’esito del referendum.

A suo avviso, l’impatto della “Brexit” nel settore può essere significativo e interesserà gli affitti e gli investimenti in immobili a Londra. Morgan Stanley prevede un calo del prezzo degli affitti nella capitale britannica del 15% nel corso del prossimo anno e mezzo, così come maggiori sconti sul valore netto degli attivi.

Un’altra banca d’affari che ha dato una sforbiciata alle valutazioni immobiliari britanniche è la svizzera Ubs. In questo caso si prevede un calo della domanda di spazi per uffici a seguito della riduzione del Pil e del rallentamento nella creazione di lavoro. Così, la più grande minaccia per l’industria sarà una perdita di interesse per Londra e per gli uffici della metropoli a causa della elevata esposizione diretta agli inquilini del settore finanziario.

Secondo il quotidiano Cinco Dias, inoltre, l’Associazione bancaria europea sposterà la propria sede da Londra a Parigi o Francoforte.

Tali conseguenze erano previste. Secondo gli esperti consultati da idealista news, il mercato immobiliare britannico si trova ad affrontare una svalutazione a due cifre, anche se al momento un crollo viene scartato.

La caduta della sterlina contro valute come l’euro o il dollaro potrebbe portare, oltre a un calo dei prezzi, un rallentamento nell’acquisizione delle abitazioni all’estero da parte degli inglesi. Dietro tali previsioni si nasconde dunque un chiaro pronostico: l’arrivo di un ciclo di correzione nel mattoni del Regno Unito.

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