Buongiorno.
A luglio 2018 abbiamo fatto una proposta di acquisto con caparra confirmatoria di 15.000 euro (firmata da entrambo le parti). Scadenza per erogazione mutuo 15 agosto. Scadenza per atto compravendita 30 ottobre.
I primi di agosto e' stata fatta la perizia da parte della nostra banca. 
Il perito ha notato dei cambiamenti catastali (nuove finestre ecc)ed ha chiesto alla proprietaria di sanare.
La proprietaria ha dato mandato ad un geometra che se l'e' presa con tutta calma.
A questo punto la prima scadenza (mutuo entro 15 ago) non abbiamo potuto rispettarla. 
Il suddetto geometra ha depositato al catasto i nuovi disegni il 08 ottobre e il perito ha avuto il tutto il 12 ottobre. Quindi solo allora ha potuto dare valore di perizia alla banca. Essenfo un importo molto alto la banca ha effettuato tutte le verifiche avendo anche problemi con una donazione di successione del testamento. Per ovvi motivi l'erogazione del mutuo e' avvenuta dopo la seconda scadenza (atto notaio entro 30 ott.). 
Ora la proprietaria si e'tirata indietro perche scaduti i termini e incassera i 15 mila euro.
Noi siamo intenzionati all acquisto.
Secondo noi abbiamo ragione in quanto per problemi catastali non abbiamo potuto avere il mutuo entro il 15 agosto. E' cosi? Possiamo obbligarla alla vendita o avere il doppio dei 15 mila piu danni? ( nell attesa e senza casa abbiamo pagato mesi di affito). Grazie sabrina

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