Quando il futuro è pieno di incognite, saper fronteggiare gli imprevisti con gli strumenti giusti è la chiave per la sopravvivenza delle nazioni. Carphone Warehouse, dealer di telefonia mobile nei Paesi anglosassoni, ha stilato una classifica dei Paesi più preparati, tra l’altro, a resistere alla presente pandemia e a quelle future.
Le prime 30 località esaminate sono quelle più pronte ad affrontare i prossimi 10-20 anni sotto il profilo sia di infrastrutture e IT, ma anche delle politiche ambientali, dei diritti umani, della salute, della politica economica, delle risorse naturali e cambiamento climatico. E tra queste, a primeggiare sono Norvegia, Canada, Francia, Germania e Australia, tutte con un punteggio superiore a 100. Piuttosto ben piazzate anche Spagna e Italia, rispettivamente al 10° e 12° posto.
Dal punto di vista dell’investimento in infrastrutture è Singapore a primeggiare, seguita da Norvegia e Francia, mentre gli Usa incredibilmente si piazzano agli ultimi posti. Comunicazione e tecnologia sono gli scettri detenuti dagli Emirati Arabi, con Corea del Sud e Norvegia a seguire, mentre i fanalini di cosa sono Etiopia, India e Rwanda.
Singapore, Germania e Svizzera costituiscono il podio per le politiche economiche mentre Norvegia, Svizzera e Brasile per le politiche ambientali. Per la sanità è la Corea del Nord a primeggiare, seguita da Francia e Giappone.
E chi emergerà meglio dalla recessione dovuta al lockdown 2020? Secondo la ricerca, la sorpresa potrebe arrivare da economie comunemente intese come meno sviluppate, come Bangladesh, Costa d’Avorio e Indonesia. Oltre, ovviamente, alla Svizzera grazie alla propria capacità di essere auto sostenibile.
Tuttavia, quanto a capacità sanitaria di fronte alla pandemia presente e alle possibili epidemie future, che potrebbero essere sempre più probabili, Usa, Uk Olanda, Australia, Canada e Corea del Sud sono i Paesi meglio preparati ad affrontarle.
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