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L`aumento della propensione al risparmi da parte delle famiglie italiane, dall`11,5% del 2007 all`11,9% del 2009 è probabilmente il principale fattore che ha impedito al mercato immobiliare domestico di patire le conseguenze della crisi finanziaria, anche se ha ridotto ulteriormente i consumi. È quanto risulta dall`anteprima dell`indagine condotta da nomisma su un campione di famiglie italiane dalla quale emerge un`elevata "fiducia" nell`acquisto dell`abitazione in risposta alla "crisi di fiducia" che ha caratterizzato il mercato finanziario. Le circa 700mila compravendite dello scorso anno (-15% rispetto all`anno precedente) sono tutto sommato un buon risultato che ha determinato prezzi soltanto ritoccati verso il basso, a differenza di usa, uk e spagna, dove i prezzi sono scesi nell`orine del 20-30%. Sempre secondo nomisma ci sarebbero 3,5 milioni di famiglie che stanno prendendo in seria considerazione l`acquisto della casa nei prossimi due anni, a conferma che tra gli italiani la voglia di casa non si è mai spenta

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