Silenziosamente ma con caparbietà l'unione popolare è riuscita a raccogliere oltre un milione e trecentomila firme per tagliare gli stipendi dei parlamentari. Se inizialmente erano circolati dubbi sulla legalità della procedura della raccoltà firme, sembra che secondo undici costituzionalisti interpellati sia tutto regolare
Siccome si tratta di un referendum abrogativo l'unica strada da percorrere era quella di tagliare la diaria che viene corrisposta a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma per i deputati. Stiamo parlando di circa 3500 euro al mese, che tra l'altro, denuncia il comitato, il 200 parlamentari residenti a Roma si intascano in ogni caso
In particolare nel quesito referendario si chiederà agli italiani se vogliono abrogare l'art.2 della legge del 31 ottobre del 1965, il quale stabilisce appunto il pagamento della diaria
4 Commenti:
Merde
I politici tutti fanno vomitare .come segnale..... non vado a votare .
Sarebbe ora di mandarli tutti a casa....definitivamente
Per chi deve andare in politica,deve dare lo stato patrimoniale, poi i loro emolumenti devono essere adeguati alla vita del nostro paese, i privilggi che hanno avuto sino ad oggi devono essere cancellati. E per essere onorevoli, non devono avere nessun compenso pecuniario, cosi questi è onorevole . I politici attuali sono arrichitori alle spalle dei poveri ,è affamati, italiani , ma mai onorevoli ma solo millantatori menzogneri, carpitori di tutto ciò che gli capita al suo cospetto per arrichirsi , questi sono i politicanti attuali del nostro paese emmoajò
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