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Indice idealista 3t 2013: i prezzi delle case scendono, ma ancora non basta

Il terzo trimestre del 2013 si chiude all'insegna dei cali generalizzati nella maggior parte dei capoluoghi italiani. I prezzi delle case scendono in 39 sui 54 centri monitorati

Secondo l'ufficio studi di  idealista.it -che ha osservato l'andamento delle quotazioni 97.957 immobili nel periodo luglio-settembre -i prezzi delle case di seconda mano in Italia sono continuati a scendere nel terzo trimestre dell’anno

Pur permandendo una chiara tendenza ribassista delle quotazioni diffuse  in tutto lo stivale, le città in saldo negativo sono meno del trimestre scorso, i prezzi sono calati in 39 dei 54 centri monitorati, pari al 70% del campione, mentre a giugno la percentuale era stata del 75%

Se si escludono le grandi città, dove i prezzi sono ancora molto alti e i margini di discesa sono ancora elevati, si può dire che in alcune zone i prezzi hanno raggiunto il fondo, ciononostante il mercato è in un situazione di blocco perchè perdurano le condizioni d’incertezza economica, con un effetto depressivo sulla domanda

Tra i grandi mercati Roma rallenta la contrazione (-1,3%), mentre Milano accelera la caduta (-2,3%) e Napoli archivia i mesi estivi nel segno di una sostanziale tenuta (0,1%)

Anche nel resto dei centri maggiori c’è una prevalenza di segni meno con Venezia (-3,9%) a guidare la tendenza e Torino all'opposto estremo (0,9%). Fra i due poli si collocano Palermo (-1,8%), Genova (-1,3%) e Firenze (-0,8%), mentre Bologna (-0,1%) e Bari (-0,1%) restano sui valori del dello scorso giugno

La performance peggiore del perido spetta a Padova (-7,2%), il rimbalzo maggiore a Pisa (4,7%). Roma, con un prezzo medio pari a 4.040 euro al metro quadro, si conferma la città più cara precedendo Milano a 3.873 euro/m2 e Firenze a 3.579 euro/m2, Agrigento è il centro con i prezzi più bassi d’Italia con i suoi 1.098 euro al metro quadro per quattro mura

Secondo Vincenzo de Tommaso, ufficio studi idealista.it: “in un quadro di prezzi in discesa, con tassi bassi previsti ancora a lungo si creano le condizioni per un ritorno d’interesse verso il mattone, soprattutto per chi è intenzionato ad acquistare la prima casa. Ma questi timidi segnali di ripresa rischiano di essere subito disattesi dalla cronica instabilità del paese che si riflette negativamente sul mercato del lavoro e sul potere d’acquisto delle famiglie italiane, in ulteriore calo. Tutto questo allontana la ripresa del mattone anche se l’aumento della quantità di immobili di qualità immessi sul mercato rende questo momento particolarmente proprizio per esplorare”

Indice idealista 3t 2013: i prezzi delle case scendono, ma ancora non basta

Focus sui prezzi delle grandi città

Roma chiude il terzo quarto dell’anno con un ulteriore calo dell’1,3% che fissa il prezzo medio degli immobili a 4.040 euro al metro quadro

La capitale attenua la velocità di caduta che ha caratterizzato gli ultimi 12 mesi, con contrazioni accumulate nell’ordine dll’8,7%. Il trend ribassista permane in quasi tutti i quartieri dell’analisi ad eccezione dell’ eur-torrino (4.163 euro/m²; 0,2%) e di Nomentano-San Lorenzo (4.798 euro/m²; 2,2%)

I ribassi più decisi del periodo spettano ad arvalia-portuense (3.421 euro/m²; -4,3%) e il centro storico (6.296 euro/m²; -4,2%) dove i prezzi continuano a calare a ritmi sostenuti.
Pur se intervallati da episodici rimbalzi le quotazioni vanno avvicinandosi alle soglie di sostenibiltà degli acquirenti, ma sembrano ancora lontani dall’aver raggiunto il punto di atterraggio, come dimostrano i cali sopra la media di altri 8 quartieri oltre a quelli già citati

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Continua a perdere quota il mattone milanese dopo l’ulteriore sforbiciata del terzo quarter (- 2,3%) che porta i prezzi delle case sotto la madonnina a 3.873 euro al metro quadro

Chiudono il trimestre saldo negativo 16 dei 18 quartieri cittadini. Continua a perdere terreno porta vittoria  (4.077 euro/m²;-7,5%) che guida la graduatoria dei ribassi cittadini. Cali sopra la media per altri sei aree, da certosa (2.477 euro/m²; -5,7%) a vigentino-ripamonti (2.897 euro/m²; -2,5%), tutti gli altri soffrono meno

Dopo un ulteriore calo su base trimestrale vialba-gallaratese (2.216 euro/m²; -1,9%) si conferma il quartiere con i prezzi più popolari, il centro storico (7.171/m²; -1%) è il più caro

Indice idealista 3t 2013: i prezzi delle case scendono, ma ancora non basta

 

Prezzi delle case invariati a Napoli dopo l’estate (3.166 euro/m²; 0,1%). Con una svalutazione complessiva accumulata del 2,8% rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso il capoluogo partenopeo evidenzia un tenuta a prova di crisi rispetto ai maggiori mercati

Un fenomeno che si spiega con la mancanza di case in contesti che coniughino la qualità del parco immobili con buoni standard di vivibilità, per questo a Napoli sono i quartieri come il vomero (4.548 euro/m²; -0,3%) a tenere su i prezzi

Nel dettaglio dei quartieri la situazione mostra tuttavia maggiori sofferenze di quanto il dato tendenziale potrebbe far pensare: 8 su 10 sono in terreno negativo; la performance peggiore del trimestre riguarda il centro storico (2.460 euro/m²;-4,5%); cali maggiori al due per cento accomunano altri quattro quartieri, dal popolare piazza garibaldi (2.123 euro/m²; -2,9%) alle aree di maggior prestigio della città come il lungomare (5.445 euro/m², -2%), passando per fuorigrotta-bagnoli (3.087 euro/m²; - 1,2%), quartiere interessante per chi ha meno disponibilità di budget

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L’indice dei prezzi degli immobili di idealista.it
Il portale immobiliare idealista.it è attualmente una delle pagine web più utilizzate in Italia da privati e professionisti immobiliari per la vendita, l’acquisto e l’affitto di immobili. Con una base dati di migliaia di immobili attualmente in vendita sul portale, la divisione studi idealista.it realizza le analisi relative al prezzo degli immobili dal 2007. Dopo cinque anni di attività idealista.it è attualmente una fonte autorevole del mercato per altri uffici studi, entità bancarie e media

Per la realizzazione di quest’indice sono stati analizzati i dati di 97.957 annunci immobiliari pubblicati su idealista.it tra il 1° luglio e il 30 settembre del 2013. Per assicurare l’esattezza dei dati, sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato e le case con giardino, perché provocherebbero una distorsione nella rilevazione dei prezzi di una determinata zona. Per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati inoltre vengono scartati quei comuni che presentano un numero inferiore a 100 immobili. L’indice immobiliare di idealista è elaborato con i prezzi di offerta sui metri quadrati costruiti (a corpo)

L’indice immobiliare di idealista è stato elaborato sui prezzi di offerta, non sul prezzo di vendita; Vale a dire , che tutti i valori dell’analisi non coincidono con il prezzo finale dell’operazione di compravendita che può essere più basso di quello inizialmente proposto dal venditore

Vedi i commenti (14) / Commento

14 Commenti:

8 Ottobre 2013, 21:11

Imu per le case di lusso - decisamente giusto !

8 Ottobre 2013, 21:13

Non basta... come non bastano piu' i salari !

8 Ottobre 2013, 21:45

Ci piace il presidente napolitano
Ed il suo grido di allarme per le carceri italiane
Urge indulto e amnistia per un paese civile che tale vuole essere -

10 Ottobre 2013, 11:33

1. Il blocco del credito è voluto e persistente: danno i soldi alle banche all'uno per cento perchè comprino titoli del debito pubblico, remunerati al 3 e 4 per cento. Per le famiglie e le imprese, nulla.
2. Il lavoro è sempre più precario e mal retribuito. Lo Stato si mangia il 55 per cento delle risorse prodotte: per acquistare rimane pressochè nulla.
3.il Monti e tutti i suoi accoliti delle finanziarie e dei titoli e delle banche vogliono spostare le risorse dal mattone (tradizionale scelta degli italiani) ai titoli bancari, assicurativi, del debito pubblico. E' il loro mondo: lì ci guadagnano, lì comandano loro. Ecco perchè tasse a più non posso sul mattone: imu sulla prima casa, imu ovunque ai massimi livelli.
E sono riusciti quasi a chiudere il settore edilizia e immobiliare.
Cacciare i mercanti dal tempio: imperativo urgente e più che mai valido.

10 Ottobre 2013, 17:40

In reply to by anonimo (not verified)

Parole sante da sottoscrivere in pieno e scolpire sulle montagne

10 Ottobre 2013, 17:41

In reply to by anonimo (not verified)

Parole sante da sottoscrivere in pieno e scolpire sulle montagne

24 Ottobre 2013, 11:02

In reply to by anonimo (not verified)

Come mai silenzio assoluto quando

1. Le banche davano soldi a pioggi per acquisto di case a prezzi di bolla (+100% in dieci anni)

2. È sempre stato cosi come mai non era un problema dimezzare per trent'anni il redditto efettivamente disponibile per le famiglie, con mutui insostenibili per l'acquisto di una casa

3. La "tradizionale scelta degli italiani" è sottoposta la mercato come tutto il resto: folle pensare che il mattone difenda da tutto come molti credono. Ci guadagnano e comandano i grandi immobiliaristi

Cacciare i mercanti dal tempio

10 Ottobre 2013, 19:17

Non ce n'è! ragazzi o si riprende a considerare la casa un bene primario e mai un affare per qualcuno o non risale un bel nulla. Certo voi direte "ma a Milano costruiscono!" ma la metà sono uffici vuoti e case per cinesi che vogliono un pied-a-ter vicino alla moda. Ma non fatevi illusioni pensando di traslare la situazione milanese anche solo a 15 km fuori della tangenziale. Ragazzi non c'è più niente da fare. L'altra sera ero alle 19:40 sotto il grattacielo perlasca e non girava nessuno con 3/4 dei lampioni spenti. Tutti dicono: no io non vendo, tanto che bisogno ho? ma guardate che rischiate di rimanere col cerino in mano. Qui non riprende proprio un bel niente nell'immobiliare. Io prevedo che la finanza riprenderà ma il mattone no. Troppe case e poca gente che lavora ero consuma. Siamo ben oltre il black-out. Qui siamo alle barricate: ho 2 soldi in banca, ho un mezzo stipendio, non spendo niente, non esco e non frequento ristoranti, mi tengo la giacca dell'anno scorso, le scarpe mi vanno ancora e intanto aspetto che la tempesta passi. Non succederà mai più, ficcatevelo bene in testa. I cinesi stanno arrivando e non possiamo farci niente. Londra è a sole 2 ore di ryanair e noi pensiamo ancora di poter difendere un qualche feudo. Dobbiamo reinventare tutto. Qui nessuno più ti da un soldo senza un valore aggiunto pari almeno al doppio del valore! e pensiamo ancora al ritorno di una situazione come prima. Se le nostre teste non cambiano non torna un bel niente. E qui ognuno difende quel poco che ha pur di sopravvivere. Va bene sopravvivi ma per quanto ancora? novità, novità e ancora novità: nella situazione in cui siamo o pensiamo in maniera nuova o non riparte niente.

10 Ottobre 2013, 19:18

Non ce n'è! ragazzi o si riprende a considerare la casa un bene primario e mai un affare per qualcuno o non risale un bel nulla. Certo voi direte "ma a Milano costruiscono!" ma la metà sono uffici vuoti e case per cinesi che vogliono un pied-a-ter vicino alla moda. Ma non fatevi illusioni pensando di traslare la situazione milanese anche solo a 15 km fuori della tangenziale. Ragazzi non c'è più niente da fare. L'altra sera ero alle 19:40 sotto il grattacielo perlasca e non girava nessuno con 3/4 dei lampioni spenti. Tutti dicono: no io non vendo, tanto che bisogno ho? ma guardate che rischiate di rimanere col cerino in mano. Qui non riprende proprio un bel niente nell'immobiliare. Io prevedo che la finanza riprenderà ma il mattone no. Troppe case e poca gente che lavora ero consuma. Siamo ben oltre il black-out. Qui siamo alle barricate: ho 2 soldi in banca, ho un mezzo stipendio, non spendo niente, non esco e non frequento ristoranti, mi tengo la giacca dell'anno scorso, le scarpe mi vanno ancora e intanto aspetto che la tempesta passi. Non succederà mai più, ficcatevelo bene in testa. I cinesi stanno arrivando e non possiamo farci niente. Londra è a sole 2 ore di ryanair e noi pensiamo ancora di poter difendere un qualche feudo. Dobbiamo reinventare tutto. Qui nessuno più ti da un soldo senza un valore aggiunto pari almeno al doppio del valore! e pensiamo ancora al ritorno di una situazione come prima. Se le nostre teste non cambiano non torna un bel niente. E qui ognuno difende quel poco che ha pur di sopravvivere. Va bene sopravvivi ma per quanto ancora? novità, novità e ancora novità: nella situazione in cui siamo o pensiamo in maniera nuova o non riparte niente.

11 Ottobre 2013, 8:44

In reply to by anonimo (not verified)

Bravissimo!
Hai ragione da vendere: le tue considerazioni sono di un realismo sconcertante. Io sono di Roma e la situazione lavorativa è drammatica, e se anche a Milano, città in cui notoriamente il lavoro non è mai mancato, la situazione è quella che descrivi tu, allora questo significa che siamo messi malissimo.
È assolutamente vero il fatto che per l'italiano medio il mondo di cui deve aver cura finisce fuori la propria porta di casa, come anche vero è il fatto che la casa deve essere intesa, e ben presto così sarà per molte persone, volenti i nolenti, solo un posto per dormire e soddisfare i propri bisogni primari... altroché un bene che si rivaluta nel tempo ed in nome del quale è giusto mangiare pane e cipolla per svariati decenni.
La casa è stato in questi ultimi anni un mezzo di speculazione senza precedenti, possibile grazie alle banche che hanno prestato denaro a costo zero fino a quando è loro convenuto.
Da che i prezzi delle case hanno raggiunto un massimo, lo stato/banche avrebbero dovuto porre in atto le politiche per il mantenimento di questi prezzi (diminuzione della disoccupazione e aumento dei salari con la defiscalizzazione del lavoro). E invece no, il modello è cambiato, proprio per il fatto che gli speculatori investono soldi solamente dove riescono a guadagnare:
1) il costo del denaro è aumentato e le condizioni per avere un mutuo sono diventate molto più stringenti
2) i soldi presi dalla bce all'1%per finanziare a tasso agevolato le iniziative imprenditoriali sono stati usati per comprare titoli di stato al 6%
3) chi paga un mutuo stipulato negli anni passati, oltre a pregare di non perdere il lavoro e a subire un continuo aumento del costo della vita, ingrassa le banche sia col mutuo che paga, sia con l'aumento dei prezzi dovuto agli interessi sul debito pubblico comprato dalle banche con soldi che avrebbero essere dovuti spesi per rafforzare l'economia interna.
... in tutto questo c'è chi dice ancora che senza l'economia del mattone l'Italia è finita e che i prezzi delle case devono continuare a mantenersi alti quando invece siamo alla rovina proprio grazie a questo e alle speculazioni che, grazie all'attaccamento dell'italiano medio al mattone, si sono generate.

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