
Nel 2024 si conferma una tendenza già avviata negli anni immediatamente successivi alla pandemia: cresce l’interesse per le nuove costruzioni. Lo rileva l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, sottolineando come la spinta verso soluzioni abitative più moderne e sostenibili sia fortemente alimentata dal decreto “Casa Green” e dalla crescente attenzione verso le performance energetiche degli immobili.
Nuove costruzioni: attrattive ma ancora costose
Il decreto “Casa Green”, che impone obiettivi stringenti di efficientamento energetico (entro il 2030 gli edifici dovranno raggiungere almeno la classe E, entro il 2033 la classe D), ha aumentato la consapevolezza tra i potenziali acquirenti riguardo all’importanza dell’efficienza energetica. Questo ha spinto molti a considerare con maggiore interesse le nuove costruzioni, in grado di garantire fin da subito alti standard di sostenibilità, isolamento termico e ridotti consumi energetici.
Tuttavia, nonostante l’interesse crescente, i prezzi delle nuove abitazioni rimangono un ostacolo significativo. I costi delle materie prime e dei materiali da costruzione, ancora elevati a causa delle incertezze geopolitiche e delle difficoltà logistiche, pesano sia sui costruttori che sugli acquirenti. Da un lato, gli sviluppatori immobiliari temono di scaricare i maggiori costi di costruzione sul prezzo finale, rischiando di compromettere la marginalità dell’operazione. Dall’altro lato, gli acquirenti si trovano spesso a preferire immobili usati, ma in buono o ottimo stato, per evitare i costi aggiuntivi degli interventi di riqualificazione energetica.
Usato in buono stato: la scelta “ponte” tra prezzo e sostenibilità
La combinazione tra costi elevati del nuovo e necessità di adeguamento energetico ha portato molti italiani a cercare un compromesso: abitazioni già esistenti, ma in condizioni tali da non richiedere interventi immediati o rilevanti. L’usato in buono stato rappresenta quindi una soluzione abitativa interessante per chi cerca un risparmio iniziale, evitando al contempo le complessità delle ristrutturazioni, anch’esse rese più onerose dai rincari dei materiali.
Prezzi in crescita: città e hinterland a confronto
I dati raccolti da Tecnocasa mostrano che nelle grandi città i prezzi delle nuove costruzioni sono in aumento: nella prima metà del 2024, rispetto al secondo semestre 2023, si è registrato un incremento medio dell’1,1%, tasso di crescita superiore rispetto ai due semestri precedenti. Firenze guida la classifica con un aumento del 2,7%, seguita da Milano con +1,7%. Anche nei capoluoghi di provincia si osserva una crescita, seppure più contenuta, con una media dello 0,8%. Nell’hinterland delle grandi città l’aumento medio è dell’1,0%, con una menzione particolare per l’hinterland di Palermo, che segna un +2,2%.
Un elemento chiave che emerge è la convenienza economica delle nuove costruzioni nell’hinterland rispetto alle città: mediamente, il prezzo delle nuove abitazioni nelle zone periferiche è inferiore del 23,5% rispetto a quello delle metropoli. Questo rende più accessibile il nuovo a chi cerca una casa moderna ed efficiente, ma con un budget limitato.
La rivalutazione nel tempo: nuovo vs usato
Guardando all’evoluzione dei prezzi negli ultimi dieci anni, si nota che il mercato ha premiato le nuove costruzioni: in media, il loro valore è cresciuto dell’1,4%, mentre le soluzioni usate hanno perso lo 0,3%. Questo dato rafforza ulteriormente la percezione che il nuovo rappresenti un investimento più solido nel tempo, grazie anche alla maggiore attrattiva legata agli standard energetici e alle tecnologie integrate.
Futuro incerto ma orientato alla sostenibilità
L’attenzione alle performance energetiche e agli obiettivi di sostenibilità continuerà a guidare le scelte nel mercato immobiliare italiano. Tuttavia, la sfida sarà trovare un equilibrio tra il desiderio di nuove costruzioni efficienti e i vincoli economici che gravano su acquirenti e costruttori.
In uno scenario caratterizzato da incertezze geopolitiche, volatilità dei prezzi delle materie prime e direttive europee sempre più stringenti, il settore immobiliare dovrà affrontare trasformazioni profonde. La spinta verso il nuovo, pur forte, dovrà fare i conti con la realtà di un mercato ancora dominato dall’usato e con la necessità di politiche e incentivi che rendano più accessibile la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente.
Per vedere altri immobili di nuova costruzione puoi visitare la sezione dedicata su idealista (clicca qui).
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account