
Doveva essere l’anno d’oro per gli affitti brevi nella Capitale. Il Giubileo del 2025 era atteso come una manna per il mercato turistico, con previsioni trionfalistiche che parlavano di 30 milioni di pellegrini e 17 miliardi di euro in ricavi. Ma la realtà, a giudicare dai numeri, sta andando in tutt’altra direzione. I dati raccolti dall’Ufficio Studi di Locare, in collaborazione con l’Associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab).
Non cresce la domanda di affitti brevi a Roma
Secondo lo studio, le prime avvisaglie di un andamento deludente sono ormai confermate. A febbraio 2025, gli annunci attivi su piattaforme di affitti brevi a Roma erano 19.988, in calo dell’8,7% rispetto ai 21.896 registrati appena un mese prima. Un dato negativo, che pur essendo leggermente migliore della media nazionale (-11,1%), segnala una tendenza di fondo chiara: l’offerta cresce, ma la domanda no.
«Abbiamo visto un’ondata di appartamenti caricati online, anche in zone poco appetibili per il turismo», spiega Marco Celani, presidente di Aigab. Il timore, già espresso nei mesi scorsi, era quello di un’offerta eccessiva in vista dell’Anno Santo, con proprietari attratti dalla prospettiva di guadagni facili. Ma i dati dicono altro.
Secondo le stime medie di mercato, il tasso di occupazione degli alloggi brevi è passato dall’81% dei periodi di punta a un più modesto 72% nel primo trimestre del 2025. La domanda è rimasta pressoché stabile rispetto al 2024, generando un forte aumento della concorrenza tra host e proprietari. In alcuni casi, piattaforme come Airbnb segnalano alloggi rimasti completamente vuoti, con prezzi al ribasso per cercare di attirare visitatori.
Il flop di gennaio e le scelte dei pellegrini
Il mese più drammatico è stato gennaio, con un crollo delle prenotazioni del 60% rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche Federalberghi Roma ha giudicato le stime iniziali “non realistiche” e ha confermato un andamento debole anche per le strutture alberghiere, che soffrono come gli affitti turistici.
Un fattore determinante sembra essere la preferenza dei pellegrini per strutture religiose o economiche, spesso con vitto incluso, che offrono un’esperienza più spirituale e comunitaria, più in sintonia con lo spirito del Giubileo rispetto a una casa vacanza indipendente o a un hotel.
Il mercato di Roma si riposiziona
La reazione del mercato non si è fatta attendere. Secondo i dati raccolti da Locare, si registra un aumento del 16% nei contratti di affitto a lungo termine, segno che molti proprietari stanno abbandonando il modello degli affitti brevi per tornare a formule più stabili e sicure, come le locazioni tradizionali o transitorie.
Nonostante questo scenario in chiaroscuro, la speranza degli operatori è ora concentrata sul Giubileo dei Giovani, in programma da maggio a settembre 2025, che potrebbe riportare vivacità e presenze a Roma. Ma se il boom atteso non si è ancora visto, il Giubileo – almeno per il momento – non ha fatto miracoli.
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