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999 sono i nuovi modi possibili di abitare nel XXI secolo e le domande di una mostra presente alla Triennale di Milano, fino al 2 aprile, che indaga le molteplici esperienze che scaturiscono dal vivere contemporaneo, in cui la casa non è vista più come possesso, ma appunto come esperienza. idealista news ha visitato la mostra "999. Una collezione di domande sull'abitare contemporaneo", accompagnato dal suo ideatore e curatore, Stefano Mirti.

Ad oggi uno dei massimi esperti di social media e interaction design, Stefano Mirti ha dato vita a una mostra "generativa" che ha, all'origine, una serie di inviti mandati da Mirti a 12 contatti che, a loro volta, hanno creato un network capace di creare ogni giorno nuovi contenuti. Non a caso "la mostra è un palinsesto dove ogni giorno accadono cose nuove e dove neanch'io sarò capace di vedere tutto".

Una sensazione tipica della contemporaneità a cui si unisce anche "un costante bombardamento di stimoli cognitivi". Questo grazie alle invenzioni dei 52 co-curatori della mostra che non sono designer o architetti, ma soprattutto " aziende, università, associazioni culturali, community" che oltre a lanciare le domande iniziali, hanno presentato i propri progetti sull'abitare futuro.

La mostra esemplifica i cambiamenti che attraversano oggi la società, che sono essenzialmente di tre tipi. Cambiamenti tecnologici, "perché grazie ai nuovi mezzi possiamo fare delle cose impossibili fino a pochi anni fa",  cambiamenti culturali e del costume "per cui oggi è normale, persino per i nostri genitori" affittare una camera della propria casa a uno sconosciuto". Ma a cambiare è anche, e soprattutto, la società: "a Milano abbiamo 300-400mila single, se cambia la famiglia, cambia la casa". Queste tre direttrici vanno a ridefinire il modo di concepire e di vivere la casa. 

Le domande dell'abitare sono estremamente frammentate, sono 999, una questione che rende estremamente difficile rispondere a: cosa rende una casa degna di essere vissuta? "Per qualcuno è una questione di costi, per altri è la vicinanza alla metropolitana, c'è a chi piace abitare in un loft e chi non ha particolari preferenze. Cambia anche da città in città, a Milano un fattore importante è il costo della casa. Stiamo vivendo in un mondo in cui ad avere importanza non è la casa, ma è l'esperienza di vivere la casa che si declina in mille maniere diverse".

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