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La sfida dell'intelligenza artificiale deve essere colta da ogni professionista in ogni ambito, compreso da chi opera nel real estate. Gli agenti immobiliari possono cogliere infinite opportunità per approfondire la propria professionalità sfruttando le potenzialità del digitale nel gestire una enorme quantità di dati, al fine di venire sempre meglio incontro alle esigenze dei clienti. Lungi dal sostituire la componente umana, l'AI può moltiplicarne l'efficacia, collaborando in modo sostanziale al mestiere di agente immobiliare. Ne è convinto Diego Caponigro, fondatore e Ceo di Regold, che ne ha parlato ai microfoni di idealista/news.

Che relazione c'è tra AI e mestiere dell'agente immobiliare?

La relazione tra l'intelligenza artificiale e il mestiere dell'agente immobiliare sta evolvendo rapidamente, ma è importante sottolineare che

non è una questione di sostituzione, bensì di collaborazione.

L'AI ha il potenziale di ottimizzare molte delle operazioni che un agente immobiliare affronta quotidianamente. Ad esempio, può analizzare grandi quantità di dati per prevedere le tendenze di mercato, aiutare a determinare i prezzi ottimali per le proprietà, personalizzare le ricerche immobiliari in base alle preferenze dei clienti. L’AI libera l'agente immobiliare dalle attività più ripetitive, consentendogli di concentrarsi sul valore aggiunto: costruire relazioni, negoziare e offrire un servizio altamente personalizzato. La tecnologia rafforza, non rimpiazza, l’agente, rendendo il suo lavoro più efficiente e produttivo. Tuttavia, l'empatia, la capacità di negoziazione e la comprensione delle esigenze umane sono competenze che restano fondamentali e nelle quali l'agente ha un ruolo insostituibile.

Come gli agenti accolgono la "novità" dell'AI?

Gli agenti immobiliari stanno accogliendo l'introduzione dell'AI con un misto di curiosità e, inizialmente, un po' di cautela, come avviene con ogni nuova tecnologia. Tuttavia, una volta compreso il valore che può apportare, molti si stanno rendendo conto che l'AI rappresenta una frontiera, non una minaccia. Dal nostro punto di vista,

gli agenti che vedono l'AI come uno strumento per migliorare le loro competenze e capacità di servizio sono quelli che stanno traendo i maggiori benefici.

L'AI può automatizzare attività ripetitive come la gestione dei lead, l'analisi delle preferenze dei clienti o la valutazione di mercato, consentendo agli operatori di focalizzarsi sulle interazioni personali e sulle relazioni, che restano il cuore del mestiere. Questo non solo aumenta la loro efficienza, ma anche la qualità del servizio offerto ai clienti.

In generale quali opportunità ci sono per l'evoluzione del mestiere?

Le opportunità per l'evoluzione del mestiere sono enormi. L'AI può aiutare gli agenti a fornire esperienze sempre più personalizzate, prevedendo le esigenze dei clienti prima ancora che loro stessi le esplicitino e accelerare i processi di compravendita grazie a valutazioni più accurate e a una maggiore trasparenza del mercato. Inoltre,

con l'integrazione di tecnologie come i tour virtuali e la realtà aumentata, l'agente immobiliare diventa una figura ancora più strategica,

capace di offrire un'esperienza di acquisto o affitto molto più coinvolgente e interattiva.

Quali sono le principali criticità del digitale in generale e dell'AI in particolare nel mestiere di agente immobiliare?

Le principali criticità legate al digitale e all'AI nel settore immobiliare riguardano principalmente la gestione del cambiamento, l'adozione tecnologica e la fiducia nei dati. Molti agenti, specialmente quelli con una lunga esperienza, possono inizialmente percepire il digitale e l'AI come una minaccia alla loro professionalità o come strumenti troppo complessi da integrare nella loro routine. C'è anche la questione della qualità dei dati: l'AI è potente solo se alimentata da informazioni accurate, e un errore nei dati potrebbe portare a valutazioni errate o suggerimenti poco pertinenti. Infine, la tecnologia non è infallibile e una dipendenza eccessiva da essa potrebbe portare alla perdita dell'elemento umano, che è centrale nel mestiere.

Quali invece i punti di forza?

D'altra parte, i punti di forza del digitale e dell'AI nel settore immobiliare sono notevoli. L'AI può analizzare enormi quantità di dati in tempo reale e soluzioni avanzate. Ciò consente di prendere decisioni più informate e veloci, ottimizzando il tempo e le risorse. Il vero punto di forza, però, è l'abilità del digitale e dell'AI di personalizzare l'esperienza.

L'AI può aiutare a comprendere meglio le esigenze dei clienti, con suggerimenti che si adattano esattamente alle loro preferenze e anticipando i loro bisogni,

il che rende l'interazione più mirata e soddisfacente.

Come deve cambiare il mestiere di agente per restare al passo con i tempi?

Per restare al passo con i tempi, il mestiere dell'agente immobiliare deve evolversi in tre direzioni chiave: competenze digitali, capacità di analisi dei dati e una maggiore enfasi sulla consulenza personalizzata. Prima di tutto, l'agente immobiliare moderno deve abbracciare le tecnologie digitali come parte integrante del suo lavoro quotidiano. Questo significa non solo utilizzare strumenti di marketing digitale, social media e piattaforme di gestione delle relazioni con i clienti (CRM), ma anche comprendere come sfruttare l'AI per ottimizzare le attività di ricerca, valutazione, adempimento e proposta.

Chi non si adatta rischia di rimanere indietro rispetto a una clientela sempre più abituata a soluzioni rapide e tecnologicamente avanzate.

In secondo luogo, la capacità di analisi dei dati diventa fondamentale. L'AI e le tecnologie digitali generano una quantità enorme di informazioni su tendenze di mercato, preferenze dei clienti e valutazioni immobiliari. L'agente deve imparare a leggere e interpretare questi dati per offrire ai clienti consigli basati su fatti concreti, anziché solo sull'intuizione o sull'esperienza. La capacità di prendere decisioni informate e veloci supportate da dati sarà un vantaggio competitivo cruciale.

Infine, il ruolo dell'agente deve spostarsi sempre più verso una funzione di consulenza personalizzata. Sebbene la tecnologia possa facilitare molte operazioni, ciò che distingue un ottimo agente è la sua capacità di capire a fondo le esigenze dei clienti e di creare relazioni di fiducia. Gli agenti devono diventare veri consulenti, capaci di guidare i clienti attraverso processi complessi, personalizzando l'esperienza e offrendo un valore aggiunto che va oltre le informazioni accessibili online.

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