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Il mercato immobiliare, grazie anche al calo dei tassi dei mutui, conosce un momento di ripresa, trainato, oltre che dalla maggiore accessibilità delle case, anche dalla maggiore richiesta di qualità ed efficienza energetica che fa orientare la domanda verso la nuova costruzione. Questo fa alzare i prezzi sì, ma anche questo, a livelli tollerabili, è segnale di buona salute del mercato. Ne parla a idealista/news Giulio Biino, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato.

“Il mercato immobiliare è in ripresa e questo dato è positivo, - spiega Biino. - I numeri sono significativi sia per le prime che per le seconde case. Crescono inoltre i nuovi mutui e gli importi erogati per effetto della progressiva diminuzione dei tassi, che non si sa se sarà sistemica o contingente. Ovviamente l’augurio è che il calo continui fino a stabilizzarsi per permettere al mercato una crescita che sia fisiologica e non solo temporanea”.

Quali tendenze si vedono nella domanda di abitazioni?

Causa l’influenza del post covid, prosegue la ricerca di immobili fuori città, di spazi aperti, balconi, giardini. Si riscontra un aumento di prezzi, anche se tutto sommato a livelli tollerabili, e anche questo per il mercato è segnale positivo perché significa buona salute del mercato. 

In particolare perché la componente principale dell’aumento è legata alla crescita dell’acquisto di immobili da costruttore, il che mostra l’attenzione da parte dell’acquirente per la salute degli impianti 

e per l’efficienza energetica, cosa che un immobile nuovo può garantire a differenza di un immobile appartenente al patrimonio già esistente.

Quali case chiedono i giovani?

L’attenzione ad una casa efficiente dal punto di vista energetico è caratteristica della domanda immobiliare dei giovani, che sono molto sensibili a questo tipo di vantaggio proprio non solo di chi abita la casa ma di tutta la collettività. Non importa se la casa è piccola, l’efficienza è più importante. Poi è cambiato l’atteggiamento all’acquisto: 

la mia generazione vedeva l’acquisto di casa come il traguardo di una vita, oggi invece i giovani hanno un’attenzione diversa 

che non è per forza disaffezione per la casa quanto piuttosto propensione alla mobilità nei confronti del lavoro, che li porta spesso a cambiare quartiere, città, se non anche paese e continente. Questo causa una diversa considerazione del luogo di residenza in base a criteri diversi a cui occorrerà abituarsi, perché è quello il trend del futuro.

Che dire invece delle case usate?

Le case esistenti nel nostro Paese sono spesso antiquate e quando si acquista un immobile usato è ormai entrata nella norma l’idea di doverlo ristrutturare, in primis in ottica di qualità energetica e di efficienza. Quindi, con questa accortezza, si può dire che l’interesse per l’usato resti. 

Anche perché abitare nel centro storico è ancora un desiderio degli acquirenti, per il fascino architettonico, per la comodità dei servizi, per il potersi muovere a piedi, per la qualità della vita. 

La città italiana sicuramente ha un peso specifico importante; le nostre città sono vere e proprie eccellenze riconosciute anche all’estero. Abbiamo alcune grandi città di altissimo livello storico e culturale - non solo Roma e Milano ma anche Napoli, Palermo, Firenze, Venezia - ma abbiamo anche una pluralità di piccoli borghi che sono eccezionali dal punto di vista architettonico e paesaggistico. Questo caratterizza il nostro Paese e lo rende unico, anche se dovesse essere necessario, per goderne, di qualche intervento di ristrutturazione.

Per vedere altri immobili di nuova costruzione puoi visitare la sezione dedicata su idealista (clicca qui).

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