Commenti: 0
villa in affitto breve
Una villa in affitto breve a Olbia Italianway

Solo notizie positive, nonostante tutto, per il business degli affitti brevi. I dati di Italianway e CleanBnb parlano infatti di un settore in buona salute, pronto a prosperare anche nel 2022. Ecco secondo gli operatori cosa cercano i clienti e quali fattori saranno determinanti per gli affitti brevi nell’anno appena iniziato.

Case in affitto breve

Il business degli alloggi in affitto breve ha visto, nel 2021, Italianway raggiungere le 2500 case contrattualizzate su 280 destinazioni e 650 mila notti disponibili, prenotabili da una notte a 18 mesi. Bene anche CleanBnB, con circa 1200 alloggi in gestione diretta su 60 località e oltre 31 mila soggiorni allocati, con un aumento del 110 per cento sull’anno precedente.

“Nell'ultimo anno e mezzo, nonostante la pandemia, abbiamo profondamente rinnovato e ampliato il nostro portfolio di immobili gestiti, - commenta Francesco Zorgno, presidente di CleanBnB, quotata al’Euronext di Borsa Italiana, - con un netto incremento dell’incasso medio per soggiorno. In previsione della crescita del settore nei prossimi mesi, CleanBnB è pronta ad accogliere in massima sicurezza e professionalità gli ospiti che hanno confermato il soggiorno in appartamento come la soluzione preferita per i propri viaggi”.

Cosa vogliono i clienti in affitto breve

Quali sono state le richieste principali di chi ha scelto un alloggio in affitto breve? “I viaggiatori cercano di scongiurare le incognite e gli stop and go a cui la pandemia ci ha abituato, - spiega l’Ad di Italianway Marco Celani, -  creando una sorta di bolla nella villa in affitto condivisa con uno o due altri nuclei familiari o con coppie di amici”. Ecco allora che si sceglie tra case, ville, chalet, trulli, dammusi e residenze d’epoca come buen retiro per continuare a lavorare in smart working da un luogo ameno, oppure semplicemente per concedersi una vacanza in un ambiente sicuro e senza pensieri.

Una tendenza che coinvolge anche i clienti stranieri. “Anche a causa della pandemia le ricerche, soprattutto quelle dei viaggiatori stranieri che stanno tornando, in particolar modo dal Nord Europa ma anche dall’America, si sono fatte più sofisticate, - spiega Celani. - Si cercano più sicurezza, più comfort, possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con spazi ampi per coniugare business e vacanza”.

Affitti brevi, le previsioni per il 2022

Nel 2022 si prevede che la voglia di affitto breve sia destinata a crescere ancora. “La pandemia ha reso i viaggiatori più esigenti per quanto riguarda l’alloggio, - spiega Celani ,- per questo che la percentuale della spesa dedicata dal turista alla casa sale nel 2022 al 35% del budget vacanza rispetto al 17 % degli anni scorsi”.

Il 2022, secondo Italianway, sarà quindi caratterizzato dalla corsa, già partita, a prenotare ville isolate full optional (esplicita la richiesta di almeno tre bagni padronali oltre al new normal imposto dal post pandemia e fatto di plus come piscina privata e barbecue negli spazi esterni ormai considerati imprescindibili).

“Il 2021 è stato il nostro migliore anno per incassi e per soggiorni gestiti da CleanBnb, - aggiunge Zorgno, - che hanno superato di gran lunga i numeri registrati non solo nel 2020, ma anche e soprattutto rispetto al 2019, anno non ancora toccato dall’emergenza pandemica. Questi dati gestionali dell’anno 2021, ancora segnato da significative restrizioni, ci rendono particolarmente ottimisti per il 2022, anno in cui ci proponiamo al mercato anche come polo di aggregazione nel settore”.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Pubblicità