
Nel tentativo di contrastare l'assenza di crescita e il rischio deflazione, la banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse, il tasso di rifinanziamento principale è passato allo 0,05% dallo 0,15%, toccando così il minimo storico. Ma cosa cambia, in concreto, per i cittadini? andiamolo a scoprire
I mutui per la casa diventano più raggiungibili, anche se - ricordiamo - rimangono alcune essenziali condizioni: essere considerati solventi ed avere a disposizione la metà del valore dell'immobile
Il taglio dei tassi di interesse - per chi ha un mutuo a tasso variabile indicizzato al tasso bce - si traduce in un risparmio tra i 5 e i 10 euro sulla rata mensile di un finanziamento da 100mila euro. Più alti sono i capitali e i tempi residui di un mutuo, maggiore è il beneficio derivante dalla manovra, questo perché la quota interessi della rata sarà più consistente e di conseguenza anche il risparmio
Il codacons ha fatto sapere che "la decisione della bce di tagliare i tassi portandoli allo 0,05%, produrrà a regime effetti positivi per le famiglie che hanno acceso un mutuo a tasso variabile, seppur di piccola entità"
In base alle prime elaborazioni dell'associazione, il risparmio dovrebbe andare dai 65 euro all'anno per chi ha un mutuo da 100mila euro a 30 anni, ai circa 97 euro per un mutuo da 150mila euro a 25 anni. Il codacons ha spiegato che "l'entità dei risparmi, ovviamente, è variabile a seconda dell'importo del mutuo, del tempo residuo e della durata del finanziamento"
E ha aggiungo: "considerato che solo il 2% della famiglie italiane ha attivato mutui direttamente legati al tasso bce, per tutti gli altri occorrerà aspettare che il taglio deciso da mario draghi venga 'adottato' sui tassi praticati dalle banche"
2 Commenti:
Salve mi occupo di immobiliare, volevo sapere se ci sono anche per i mutui edilizi l'opportunità di accedere a tassi più convenienti.
Salve. Penso che anche questa volta il calo dei tassi non farà altro che finanziare gli istituti di pseudo-credito. Il calo dei tassi, unitamente alla immissione di liquidità nel sistema, consentirà alle banche di acquistare denaro a prezzi bassissimi, e di rivenderlo al prezzo che stabiliranno per mezzo di prodotti finanziari che andranno ad inventare-
Mutui compresi.
Credo che il vero problema dell'Italia e dell'Europa, attualmente, sia la mancanza di produttività e di conseguenza del lavoro e del consumo.
A chi venderanno il denaro se la gente non può materialmente comprarlo?
I coefficienti di indebitamento delle famiglie sono enormi, e di conseguenza si porta ad un calo dei consumi e degi acquisti in generale. Case comprese. Purtroppo , a bene renderci conto, dal 2010 l'immobiliare ha risentito, che se ne voglia dire o meno, di un calo che oserei definire "violentissimo",
Una vera e propria bolla.
Concludo dicendo che il taglio dei tassi non apporterà alcuna modifica di rilievo se non , forse, qualche segno + attorno allo ,01 % da sfornare a mo di trionfo nei prossimi dati trimestrali che sforneranno
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