Prendere l'ascensore uno alla volta e disinfezioni, la guida per evitare il contagio
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Stop alle assemblee, come cambia la vita in condominio a causa del Coronavirus
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L’allerta è ancora alta e la parola d’ordine è precauzione. Per ridurre al minimo i rischi di contagio da Coronavirus, le buone pratiche passano anche dal condominio. Vediamo a cosa fare attenzione.

Anche L’Anammi (l’Associazione nazional-europea degli amministratori d’immobili) ha raccomandato lo stop alle riunioni già programmate nelle prossime settimane, fornendo alcune indicazioni pratiche agli amministratori associati, a partire della disinfezione delle parti condominiali soggette al tatto.

Nelle zone più colpite da Coronavirus, nel Nord Italia, la raccomandazione dell’Anammi è quello di rimandare a data da destinarsi le assemblee già in programma. “L’allarme è più che motivato – ha dichiarato Giuseppe Bica, presidente dell’Associazione nazional-europea degli amministratori d’immobili – meglio far saltare le assemblee che mettere a rischio la salute dei partecipanti”.

Tra le operazioni che gli amministratori di condominio dovranno mettere in atto al più presto, ha sottolineato l’Anammi, c’è quella di richiedere alle imprese di pulizia un’immediata disinfezione di tutte le parti condominiali soggette al tatto (pulsantiere citofoni, corrimani, bacheche, campanelli vari, ascensori, filtri dei condizionatori d’aria), con prodotti a base di alcool.

Il decreto legge del 23 febbraio 2020, infatti, prevede che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata. Inoltre, come sottolinea Il Sole 24 Ore, il Ministero della Salute, con la nota n. 5443 del 22.02.2020, ha definito le linee guida di trattamento dei casi, con le indicazioni per la pulizia degli ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di Coronavirus.

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