Chi ha maturato 41 anni di contributi e assiste un familiare di secondo grado portatore di handicap può accedere alla pensione anticipata per lavoratori precoci. A prevederlo la legge di Bilancio 2018.
Se i genitori e il coniuge del familiare di secondo grado assistito hanno compiuto 70 anni, oppure sono anch’essi affetti da patologie invalidanti o sono deceduti, è possibile beneficiare dell’uscita con 41 anni di contributi. Il requisito fondamentale per la cosiddetta pensione anticipata quota 41 è essere lavoratori precoci, con un minimo di 12 mesi di contributi da lavoro accreditati prima dei 19 anni.
I requisiti per accedere alla pensione anticipata precoci come caregiver sono:
- avere almeno 41 anni di contributi complessivi dei quali 12 mesi versati prima del compimento dei 19 anni (dal 2019 41 anni e 5 mesi perché collegato all’aumento dell’aspettativa di vita media);
- essere iscritto, a partire da una data precedente al 1° gennaio 1996, presso una forma di previdenza obbligatoria;
- assistere continuativamente, da almeno 6 mesi, un familiare convivente di 1° grado, oppure il coniuge o il partner, portatore di handicap grave secondo la Legge 104 (dal 2018 vale anche se il familiare entro il 2° grado, qualora i suoi genitori o il coniuge abbiano compiuto 70 anni, oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti);
- aver cessato l’attività lavorativa.
Per può accedere alla pensione anticipata per lavoratori precoci, i lavoratori devono presentare domanda all’Inps:
- entro il 1° marzo 2018 (o tardivamente entro il 15 luglio 2018) per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2018,
- entro il 1° marzo 2019 per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2019.
Presentata la domanda di certificazione dei requisiti, l’Inps comunica il suo accoglimento o meno. Una volta certificati i requisiti da parte dell’Inps, gli interessati devono presentare la domanda vera e propria di pensione anticipata.
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