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Il governo letta si è posto come obiettivo quello di creare un rapporto migliore tra le istituzioni e i cittadini e in questo senso equitalia rappresenta certamente uno dei temi più urgenti. Nel decreto fare si fanno dei primi passi concreti, uno dei quali è l'introduzione della non pignorabilità della prima abitazione per delitti fiscali inferiori a 120.000 euro

Escluse dal provvedimento le abitazioni di lusso e quelle che non corrispondono alla residenza abituale del proprietario. In ogni caso l'ipoteca sull'immobile verrà iscritta, sebbene non si procederà con il passo successivo. Così recita il decreto:

"Se l’unico immobile di proprietà del debitore è adibito ad abitazione principale, non può essere pignorato, ad eccezione dei casi in cui l’immobile sia di lusso o comunque classificato nelle categorie catastali a/8 e a/9 (ville e castelli)

Per tutti gli altri immobili, il valore minimo del debito che autorizza il riscossore a procedere con l’esproprio dell’immobile, è stato innalzato da 20mila a 120mila euro. L’esecuzione dell’esproprio può essere resa effettiva non prima di 6 mesi dall’iscrizione dell’ipoteca, mentre in passato erano sufficienti 4 mesi

Per quanto riguarda le imprese, i limiti alla pignorabilità già presenti nel codice di procedura civile per le ditte individuali sono estesi alle società di capitale e più in generale alle società dove il capitale prevalga sul lavoro"

Se si tratta certamente di una buona notizia per gli imprenditori, che si sono visti in questi anni pignorare l'abitazione anche per cifre ridicole, resta tuttavia un nodo aperto. Le banche possono infatti pignorare le abitazioni senza nessuna restrizione, nel caso di debiti non saldati o di rate del mutuo non pagate. Sebbene in Italia non sia una pratica troppo frequente, con la crisi occupazionale in corso non è detto che non lo diventi. In questo senso esistono i programmi di sopensione della rata del mutuo per le famiglie in difficoltà, che tuttavia non coprono ogni casistica

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8 Commenti:

19 Giugno 2013, 13:41

In sede di conversione del dl e' necessario estendere ai debiti contratti con le banche e finanziarie il trattameto riservato alle seconde case dal decreto del fare e cioe' impignorabilita' della prima casa per debiti sotto i 120.000 e.

19 Giugno 2013, 13:41

In sede di conversione del dl e' necessario estendere ai debiti contratti con le banche e finanziarie il trattameto riservato alle seconde case dal decreto del fare e cioe' impignorabilita' della prima casa per debiti sotto i 120.000 e.

francesco
19 Giugno 2013, 14:11

Ma allora anke se non si paga cambia ben poco non è ke molti sceglieranno di non pagare

19 Giugno 2013, 16:25

Ritengo che il provvedimento dell'impignorabilità della prima casa adottato dal governo letta per delitti fiscali, sia un provvedimento alquanto stupido ed inutile.
Infatti se il limite per qualsiasi altro creditore è rimasto € 8.000,00, "cifra alquanto miserevole", per aggredire la prima casa, all'atto della vendita si può inserire chiunque compresa equitalia.
Il provvedimento in sostanza è il solito fumo negli occhi che non risolve nulla.
Nella sostanza i poveracci vengono sempre massacrati e immolati e soggiogati dai poteri forti.
Penso che sia il momento di dire basta a queste buffonate!!
È giunto il momento di alzare le forche.

20 Giugno 2013, 13:36

Se questo provvedimento venisse esteso alle banche significherebbe la fine totale di qualsiasi forma di credito. Le banche non presterebbero mai più un euro a nessuno, tanto meno per i mutui. È semplicemente improponibile (e state certi che le banche lo impediranno, visto che in pratica governano loro)

27 Giugno 2013, 15:29

Andrea fANTUCCHIO
Risposta al commento dell'anonimo.
QUI non si vuole impedire che i debiti non siano pagati.
È l'attuale sistema che non è adeguato, che consente ai creditori di espropriare un bene, per realizzare il quale ci sono voluti i sacrifici di una vita, per la misera somma di un piatto di pasta.
È la cifra di € 8.000 che va discussa, perchè consente di espropriare beni di qualsiasi valore, dandoli in pasto alle iene.

5 Agosto 2013, 16:00

Credo che ancora ci siano punti oscuri da chiarire, per esempio possibile che il separato che ha dovuto abbandonare la casa coniugale come da sentenza perdendo il requisito della residenza, sia invece pignorabile?
Ed ancora, che fine fà la moglie (separata o non) che detiene in regime di comunione il 50% dell'immobile?
In pratica la sua quota è impignorabile?
Comunque l'impignorabilià riguarda solo ed esclusivamente Equitalia.

19 Settembre 2013, 0:01

Ma l impignorabilita della prima casa è retroattiva????? Ringrazio chiunque mi informerà carl.gio@alice.it

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