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Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip
autorizado

La Fiaip (Federazione italiana degli agenti immobiliari) torna a parlare dell'arrivo delle banche nell'intermediazione immobiliare, e a chiedere all'esecutivo un intervento normativo per evitare "la concorrenza sleale e l'oligopolio" di alcuni istituti di credito.

Richiesta da maggioranza ed opposizione

"Sono già molte le forze politiche ed è sempre più ampio lo schieramento di Senatori di maggioranza ed opposizione  - scrive la Fiaip in una nota - che ritengono come le banche che operano nell’intermediazione immobiliare, stiano effettuando di fatto un’attività di concorrenza sleale e di scarsa tutela nei confronti dei clienti /correntisti per l’attività di mediazione immobiliare."

Sono stati depositati già numerosi emendamenti dai senatori del Pd, di Area Popolare – Ncd e di Fi, insieme ad altri parlamentari dell’opposizione. Tra questi quelli dei Senatori Camilla Fabbri (PD), Andrea Mandelli (FI), Paola Pelino (FI), Giuseppe Marinello (AP-NCD), Aldo Di Biagio (AP-NCD), Linda Lanzillotta (PD), che sono intervenuti sul tema per impedire l’insorgere di forme di conflitto di interesse e concentrazione nel settore delle compravendite immobiliari da parte degli istituti di credito.

Rischio di oligopolio delle banche

La Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali denuncia il rischio di oligopolio delle banche e chiede al premier Renzi se è intenzione dell’esecutivo appoggiare, ancora una volta, alcune banche che hanno fatto ingresso nell’immobiliare per condizionare il mercato,  oppure, se Palazzo Chigi ritenga di voler adottare nuove iniziative volte ad evitare l'insorgere di nuovi conflitti di interesse e concentrazioni da parte delle banche nell’ immobiliare

Fiaip ritiene che l’approvazione del disegno di legge concorrenza fornisca oggi  un’importante occasione  per tutelare il consumatore e disciplinare questo nuovo settore di attività da parte delle banche, settore caratterizzato dall’interdipendenza tra l’ambito del credito e quello immobiliare. ll Governo non può sottovalutare i condizionamenti che l’ingresso delle banche nel settore dell’intermediazione immobiliare comporta per i consumatori.

“Non comprendiamo – dichiara Paolo Righi, Presidente nazionale Fiaip - come si possa prevedere nel medesimo testo del DDl Concorrenza da un lato la necessità di favorire la mobilità della clientela bancarie  attraverso la garanzia di un’effettiva trasparenza e completezza informativa,  e poi invece, dall’altro,  non tenere affatto conto delle medesime garanzie rispetto al recente ingresso di alcune banche nel settore dell’intermediazione immobiliare.

Oltretutto, il possesso di informazioni di natura patrimoniale e  reddituale dei correntisti può compromettere la possibilità, per questi ultimi, di compiere scelte autonome, con particolare riferimento alla vendita dei propri immobili sollecitata, con tutta probabilità, dal debito contratto con la banca stessa o dalla subordinazione ad essa per ottenere la concessione di mutui o di altri prodotti bancari.

“Nel rapporto con le nuove realtà  bancarie-immobiliari – ribadisce Righi, presidente nazionale Fiaip  – il cliente difficilmente potrà sentirsi realmente libero di scegliere casa e mutuo in modo autonomo ed incondizionato anche a fronte di un’asserita correttezza di comportamento da parte della banca. Sono solo due o tre le banche che hanno deciso di invadere il campo immobiliare. Quindi, il nostro non è un attacco al sistema bancario, ma solamente a quegli istituti di credito che invece di finanziare le imprese e i professionisti pensano di prendere il loro posto nel settore immobiliare”

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