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Esodi e prepensionamenti: così il governo vuol mandare a casa 200mila statali

Il governo va in ferie solo per 5 giorni e il 23 agosto è previsto un consiglio dei ministri infuocato. Sul tavolo, oltre a imu e piano casa, potrebbe arrivare anche il piano di uscita per 200mila dipendenti pubblici. Ma non si tratta di licenziamenti, bensí di un ritocco alla riforma delle pensioni firmata elsa fornero, che potrebbe permette a chi ha già compiuto 57 anni e ha versato un minimo di contributi di poter salire sul prossimo treno per esodati e pre-pensionati

Le prime indicazioni erano già arrivate a inizio luglio. La riforma fornero, che ha innalzato l'età pensionabile per tutti a 67 anni, è in alcuni punti troppo rigida. Per migliorarne certe asperità si vuole introdurre un'età pensionabile flessibile, con penalizzazioni a chi si ritira prima del tempo

La misura andrebbe di pari passo con le esigenze di taglio spesa pubblica e per questo che il ministero del lavoro, che si occupa della vicenda pensioni, sta lavorando insieme al tesoro (che si occupa della copertura finanziaria) e della funzione pubblica per permettere esodi volontari  ai dipendenti con più di 57 anni

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7 Commenti:

12 Agosto 2013, 9:56

È un furto e nessuno dice niente.
Questi prepensionamenti sono un regalone ai danni delle casse pubbliche ai dipendenti statali.

Dicono che sia A COSTO ZERO: ma se decine di migliaia di lavoratori continuano a prendere i soldi pubblici senza più lavorare, come fa a essere a costo zero? (tranne che non si creda che non producevano NULLA)

Sono regali elettorali per i lavoratori sindacalizzati a aspese dell'erarario

VERGOGNA VERGOGNA

Perchè sarebbe giusto che tra cinque anni si potrà lavorare fino a 67, mentre ora si consente di andare in pensione a 61-62. Dov'è l'uguaglianza?
Oppure si pensa che tra pochi anni gli anziani diventeranno geneticamente più forti?

Il dramma è che la stampa che dovrebbe denunciare lo spreco di risorse pubbliche strizza l'occhio ai politici che vogliono ingraziarsi gli statali sindacalizzati, che a 62-63 anni ben possono fare il lavoro di impiegati

12 Agosto 2013, 10:38

Bravissimo,tu si che te ne intendi di politica e di economia . A mio giudizio non è giusto lavorare fino a 67 anni neppure tra quattro anni , ciò vale sia per lo statale che per il privato , semmai tale limite può essere espresso su base volontaria.E ,sempre secondo te che sei un espertto, a quale età un giovane dovrebbe entrare nel mondo del lavoro? Ti vanno bene 40 anni come data iniziale di avviamento al lavoro ? Cosi noi ultrasessantenni potremmo continuare a sostenere i nostri figli disoccupati e in tal caso lavorare fino agli ottant'anni . Ho 63 anni ,a ottobre saranno 64, chi sei tu per giudicare che ben si può lavorare oltre i 63 anni perchè sono un impiegato?Ti conviene fare uno studio approfondito sui risparmi che lo Stato potrà realizzare ,pensionando gli ultrasessantenni.Non hai pensato che la pensione di un ultrasessantenne sarà notevolmente inferiore al suo stipendio e che ciò consentirà anche il turn over ?

12 Agosto 2013, 14:20

Che schifo questi 63enni che vogliono far lavorare le generazioni successive fino a 70 anni e dargli un apensione da fame, mentre loro cercano di smettere di lavorare prima, e con un apensione che noi giovani ci sogneremo

Hanno sfrutttato questo paese creando debiti che pagheremo noi giovani e ora che devono fare quello che faremo di sicuro noi si tirano indietro dopo aver indebitato in questo paese con i loro privilegi

E non dicessero che andando in pensione creano posti di lavoro perchè non funziona così. i posti di lavoo per i giovani si creano non con i prepensionamenti, ma togliendo i privilegi e facendo con quesi soldi investimenti produttivi
Investimenti, solo investimenti produttivi e non regali ai fortunati sessantenni che hanno vissuto creando uno dei debiti pubblici più alti al mondo

15 Agosto 2013, 10:42

In reply to by anonimo (not verified)

Che schifo, o meglio che pena, mi fai tu! quando avrai 41 anni di contributi versati e conseguentemente di tasse prelevate alla fonte, non hai creato debiti. Non hai pesato sui tuoi genitori perché a 15 anni già aiutavi con la tua, seppur piccola, paga e probabilmente hai mantenuto e potuto far studiare (o far scaldare il banco) uno o due figli fino a 30anni.. Ecco, allora poi ne parleremo.
Non sono i lavoratori sessantenni ad aver creato il debito pubblico, ma la classe dirigente che deve andarsene a casa! i lavoratori sessantenni gli unici debiti che han fatto son quelli per comprarsi una casa (tremendo errore) dove i figli ancor abitano, e per far studiare i suddetti (altro tremendo errore se il prodotto di tanto studio è rappresentato nel tuo post). Se anche lavorerai fino a 70 anni, lavorerai sempre meno di me, sono i contributi versati, non l'età che ti dovrebbe dar il diritto di riposarti. Uno lavora 40 anni. Stop. Che cominci quando vuole. Se comincia a 30 si riposerà a 70, se ha cominciato a 15 che vada pur a 55 ma non per questo dev'esser penalizzato!!! In fondo la pensione è e dev'essere un'assicurazione sulla vita, per riscuoterla devo aver versato tutti i premi previsti dal contratto iniziale. Il mio contratto prevedeva all'epoca 35 anni di contributi.. Me l'han cambiato già 4 volte!!! Basta!!

12 Agosto 2013, 16:35

Questo paese ha un livello di informazione penoso.

Questi prepensionamenti sono un grande favore elettorale a una ben precisa classe di dipendenti pubblici e lo vogliono far passare come un risparmio per lo stato!!!

Purtroppo l'opinione pubblica pensa solo alle piccole briciole imu-non imu e non guara le grandi manovre di miliardi di euro

13 Agosto 2013, 18:13

Non vi preoccupate
Tra 1-2 anni al max l'INPS fa crack
Poi altro che 1'000 euro minimo...diritti acquisiti...anticostituzionale...
Sai le risate...

13 Agosto 2013, 21:57

Perche non applicare le stesse regole del settore privato?
Se una fabbrica chiude gli operai si mettono in cassa integrazione con 800 euro al mese punto.

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