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Anagrafe tributaria al via anche per il 2016. Entro il prossimo 31 marzo le banche e gli altri operatori finanziari dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate tutti i dati dei propri correntisti: anagrafica, rapporti intrattenuti, movimentazioni in entrata e in uscita, saldi, giacenze e numero di accessi alla cassetta di sicurezza. Si stimano, in totale, 500 milioni di dati trasmessi.

In questo modo, l’Agenzia delle Entrate potrà conoscere il saldo contabile a fine 2014, il saldo a fine 2015, il totale degli accrediti effettuati nell’anno sul conto, il totale degli addebiti e la giacenza media annua di 39 milioni di conti correnti. Con i dati dell’Anagrafe dei conti correnti si individueranno anche coloro che mentono sull’Isee per ottenere agevolazioni. L’obiettivo è scovare gli evasori.

L’Agenzia delle Entrate ha ora a disposizione una gran mole di dati su cui fare le proprie valutazioni. Non solo le informazioni trasmesse dalle banche e daltri intermediari finanziari, ma anche gli acquisti di beni immobili e mobili registrati, mutui, finanziamenti, canoni di locazione ecc., attualmente censiti dall’anagrafe tributaria.

Ci sono poi i questionari inviati a soggetti terzi, i posti di blocco stradali della Guardia di Finanza e la segnalazione di conducenti (non proprietari) di autovetture di grossa cilindrata, passando per le informazioni che lo stesso contribuente fornisce nella propria dichiarazione dei redditi sugli oneri che ha sostenuto nell’anno di imposta e per i quali chiede la deduzione o la detrazione.

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