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Agenzia delle Entrate: nel 2015 vendute 449.000 case, il 6,5% in più dell'anno precedente (scarica pdf)

Continua la ripresa del mercato immobiliare. Secondo il Rapporto immobiliare residenziale 2016 realizzato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi, infatti, dopo la lunga discesa cominciata nel 2007, e la lieve ripresa del 2014, il mattone ha consolidato lo scorso anno la sua spinta positiva. Le abitazioni compravendute sono state 449mila, il 6,5% in più dell'anno precedente.

Si tratta di un dato ancora lontano dal picco di 877 mila toccato nel 2007, ma che fa ben sperare per il mattone residenziale. La regione che guida la ripresa è la Lombardia, +9%, che da sola rappresenta circa un quinto del marcato nazionale. Quasi tutte le regioni hanno registrato performance positive, con l'eccezione del Molise e della Valle d'Aosta, dove il saldo è negativo. Circa il 45% degli acquisti sono stati realizzati tramite un mutuo ipotecario, con il capitale erogato totale che è passato da 19,3 miliardi a 23 miliardi, +19,4%

Quattro cause per una ripresa

Le cause di questa ripresa, secondo il rapporto delle Entrate, dipendono da quattro fattori

  1. In primo luogo dal fatto che per un bene d’uso come l’abitazione è inevitabile che oltre certi livelli è difficile scendere, in quanto le necessità alla base dell’acquisto, per quanto rinviabile, imporranno prima o poi la realizzazione dell’acquisto medesimo.
  2. In secondo luogo, la complessiva congiuntura economica inizia a dare segnali, seppure non esaltanti, di ripresa che si riflettono, in particolare, sui diversi indicatori che misurano la fiducia delle famiglie; al riguardo, un indice utile a comprendere la propensione ad affrontare acquisti che richiedono una forte esposizione nel lungo periodo, come è tipicamente l’acquisto di un’abitazione, è quello che l’ISTAT elabora come Clima Futuro2 . Tale indice è passato da una media di 108,7 nel 2014, ad una 120,7 nel 2015.
  3. In terzo luogo, i tassi di interessi sono ulteriormente diminuiti ed il credito delle banche è aumentato. I dati contenuti nel Rapporto al riguardo mostrano che nel 2015 gli acquisti effettuati con mutuo ipotecario (limitando l’osservazione a quegli acquisti effettuati con ipoteca iscritta sull’abitazione acquistata) sono incrementati del 19,5% ed il tasso di interesse medio (calcolato sulla prima rata) si è ridotto di 0,65 punti percentuali attestandosi al 2,75% in media nel 2015.
  4. Infine, l’ulteriore flessione dei prezzi delle abitazioni, seppure avvenuta nel corso del 2015 a tassi inferiori rispetto agli anni precedenti, disincentiva il “rinvio” all’acquisto potendo essere percepita dai potenziali acquirenti come una condizione “da non perdere” per la previsione di una ripresa anche dal lato dei prezzi e questo induce ad una maggiore propensione all’acquisto.

Indice di affordability positivo

A sostenere la ripresa è anche l'indice di affordability, ovvero la capacità delle famiglie di sostenere l'acquisto di una casa. Secondo l'Abi, infatti, l'indice continua il suo trend positivo, registrando un significativo miglioramento: a marzo infatti raggiunge il valore dell'11,9%. A favorire la ripresa è stata sicuramente la riduzione del costo dei mutui, unito anche al miglioramento del rapporto tra reddito e prezzo delle case.

Se salgono le compravendite sono invece ancora in calo i prezzi, infatti il valore degli scambi ha raggiunto 76 miliardi, crescendo del 5,4%, meno quindi della variazione delle compravendite. 

Scarica il Rapporto Immobiliare 2016

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1 Commenti:

gennaro
13 Maggio 2016, 22:00

nel 2015 vendute 449.000 case, il 6,5% in più dell'anno precedente-il motivo è molto semplice: i propretari e gli agenti immobiliari hanno impiegato più di due anni per capire che i prezzi espolosi nel 202 al 2009 erano solo prezzi di fantasia italiana come quella spagoli e inglesi-i prezzi attuali sono prezzi reali di mercato ,e chi vuole vendere riesce a vendere solo se si adatta ai prezzi reali attuali.

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