La domanda di affitti nel Regno Unito diminuisce per la prima volta dalla pandemia

La domanda di alloggi in affitto nel Regno Unito è diminuita per la prima volta da quattro anni a questa parte. Secondo la Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS), la domanda di affitti a novembre è scesa del 2%, il primo dato mensile negativo da maggio 2020.

Nonostante il calo della domanda, la richiesta è ancora molto superiore all’offerta, motivo per cui i prezzi continuano a raggiungere i massimi storici. L’ultimo rapporto dell’Office for National Statistics (ONS) del Regno Unito fissa il prezzo medio di affitto nel mese di novembre a 1.425 sterline al mese (1.726 euro), che riflette un aumento su base annua del 9,1%, molto vicino alla media record registrato nel mese di marzo dello stesso anno: 9,2%.

RICS attribuisce questo rallentamento della domanda al continuo aumento dei prezzi degli affitti. Lo stesso rapporto assicura che lo "stock" di case in affitto è diminuito del 13% nel mese di novembre, una cifra che riflette l'andamento negativo dell'offerta, anche se mostra un leggero miglioramento, rispetto allo scorso ottobre, questo calo era del 30%.

Il Financial Times riporta le dichiarazioni del noto agente immobiliare britannico Jeremy Leaf, che assicura che la domanda “si è allentata in risposta alle preoccupazioni sull'accessibilità economica, in particolare nelle aree in cui le proprietà sono aumentate molto e rapidamente”.

Sempre lo studio di RICS analizza anche il mercato della compravendita di case, sottolineando una tendenza al rialzo, sia dei prezzi che della domanda, che continuerà l'anno prossimo nonostante gli alti tassi ipotecari e la bassa offerta.

Il prezzo medio di una casa in vendita nel Regno Unito è di 292.000 sterline (quasi 354.000 euro), il 3,4% in più rispetto a novembre dello scorso anno, secondo i dati pubblicati dall'ONS.