La primavera, lo sappiamo, è tempo di progetti, buoni propositi e nuovi inizi. Tra questi un classico è quello di ripulire e riordinare la casa per lasciarsi l’inverno alle spalle e accogliere la nuova stagione con il piede giusto. In occasione della settimana dell’organizzazione promossa dall’associazione di professional organizers APOI, gli esperti di Habitissimo consigliano di farlo seguendo le 5 regole del Danshari, il metodo ideato da Hideko Yamashita per liberarsi del superfluo in casa che rivaleggia con Marie Kondo.
Ma cosa significa esattamente Danshari? Il suo significato è basato sulle parole giapponesi: 'Dan', che implica chiudere il passaggio a cose inutili che cercano di entrare nella nostra vita, 'Sha' il cui significato è quello di sbarazzarsi di quegli elementi che inondano la nostra casa, che non usiamo e che non abbiamo bisogno di avere e 'Ri' che definisce la trasformazione che si fa internamente per rilevare il folle desiderio di possedere cose inutili.
- La regola dell’occupazione
Regola numero uno: non riempire mai completamente uno spazio ma cercare di occupare solo l'80%. In questo modo, si crea uno spazio utile per gestire l’ordine.
- La regola della sostituzione
Nel processo di organizzazione è molto importante fare una selezione delle cose che ci rendono davvero felici e limitarsi a loro, sostituendole se una nuova merita un posto privilegiato. Questo è il modo in cui si impara a valutare le cose che abbiamo e limitare la nostra selezione.
- La regola dei due movimenti
Questa regola riguarda il momento in cui riordiniamo gli oggetti scelti. È consigliabile che quando si prendono e si mettono via, vengano eseguiti al massimo due movimenti, ad esempio: aprire la porta dell'armadio e prendere qualcosa.
- La regola dell'autonomia e della libertà
Essere liberi di scegliere l'oggetto che vogliamo in quel momento è un’altra della chiavi di questo metodo. Ciò che è correlato al modo di classificare oggetti, se lo facciamo verticalmente, come nei supermercati, possiamo selezionare liberamente ciò di cui abbiamo bisogno.
- La regola della marcia “automatica”
Questo punto si riferisce alla capacità naturale del corpo di autoregolarsi e rispondere agli stimoli. Con il Danshari l'ordine delle cose ritorna al suo posto e con esso, il modo in cui ci relazioniamo con loro.
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