"La verifica dell'identità della persona in possesso della certificazione verde ha natura discrezionale ed è rivolta a garantire il legittimo possesso della certificazione medesima. Tale verifica si renderà comunque necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme, come ad esempio quando appaia manifesta l'incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione". E' quanto si legge nella circolare del Viminale, pubblicata sul sito del ministero dell'Interno che fornisce ai prefetti le indicazioni in materia di verifica delle certificazioni verdi da Covid 19.
Il testo specifica che la verifica "dovrà in ogni caso essere svolta con modalità che tutelino anche la riservatezza della persona nei confronti dì terzi". Inoltre la circolare sottolinea che "l'avventore è tenuto all'esibizione del documento di identità, ancorché il verificatore richiedente non rientri nella categoria dei pubblici ufficiali".
Nel testo viene evidenziato come il ricorso alle certificazioni verdi rappresenti uno strumento di salvaguardia e di tutela della salute pubblica anche per scongiurare il ripristino di misure restrittive a fini del contenimento del contagio.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account