Stabiliti in sede Ocse e gi? appoggiati da ministri Finanze
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Askanews

 I capi di Stato e di governo del G20 hanno appoggiato gli accordi sulla global minium tax, la tassazione minima globale e delle multinazionali, raggiunti in sede di Comprehensive Framework dell'Ocse, e che avevano già ricevuto il sostegno del G20 dei ministri delle Finanze. 

L'intesa prevede una aliquota minima globale del 15%, è stata sottoscritta da 136 dei 140 paesi del Framework Ocse e stabilisce anche meccanismi di riallocazione del gettito fiscale tra Stati.

Quella di oggi, compiuta dai leader, è l'ultima tappa di un lungo percorso su cui la presidenza italiana del G20 si è fortemente impegnata, per raggiungere queste intese globali sula tassazione. Il primo accordo era stato siglato a luglio, al vertice delle finanze di Venezia. Successivamente, lo scorso 8 ottobre l'Ocse aveva annunciato che quasi tutti i Paesi, 136 su 140 del Comprehensive Framework avevano aderito alle intese. Il 13 ottobre un altro G20 delle finanze, che si è svolto a margine delle assemblee annuali di Fmi e Banca Mondiale aveva avallato la nova versione dell'intesa.

Ora giunge l'ultima parola formale dei capi di Stato e di governo. L'Italia dovrebbe ricevere gettito fiscale supplementare dagli accordi, almeno non inferiore a quello del sistema di tassazione attuale deciso dall'Italia sui gruppi digitali (quantificato in circa 250 milioni di euro l'anno).

 

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