Finora reazione mercati ordinata ma possibili ulteriori correzioni
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Askanews

Guerra in Ucraina e sanzioni contro la Russia hanno peggiorato le condizioni di stabilità finanziaria nell'aria euro, specialmente a causa dei rincari di energia, materie prime e degli a cresciuti rischi su inflazione e crescita. Ma finora la reazione dei mercati a questa vicenda è stata "ampiamente ordinata", rileva la Banca centrale europea nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria.

Tuttavia i prezzi di energia e materie prime elevati e volatili e hanno causato tensione sui mercati dei derivati collegati a questi beni. E nonostante i recenti aggiustamenti, alcuni asset restano a rischio di "ulteriori correzioni", se la crescita dovesse indebolirsi ulteriormente o l'inflazione dovesse risultare significativamente più alta del previsto.

"Le vulnerabilità potrebbero aumentare a causa dell'incertezza sulla guerra e del mutare delle aspettative sulla normalizzazione delle politiche nelle economie avanzate - aggiunge la Bce -. La crescita potrebbe essere intaccata anche da altri sviluppi su scala globale, come un pesante rallentamento economico della Cina, debolezza in economie emergenti chiave o una ripresa del Covid".

Le imprese dell'area euro si trovano ad affrontare la sfida dell'aumento dei costi combinato con prospettive economiche più grigie. "Questo potrebbe provocare aumenti delle insolvenze societarie - dice la Bce - specialmente per imprese e settori che non si sono ancora pienamente ripresi" dei danni causati da lockdown e misure prese dai governi a motivo del Covid. "Le imprese altamente indebitate e quelle con rating di affidabilità creditizia più bassi potrebbero trovarsi in affanno con condizioni di finanziamento più restrittive".

Mercato immobiliare

Intanto i prezzi immobiliari abitativi nell'area hanno continuato a salire e la crescita dell'erogazione di mutui ad accelerare, sebbene l'esteso utilizzo di mutui a tasso fisso dovrebbe proteggere molti i creditori dall'aumento dei tassi sul breve termine.

Banche europee

Le prospettive di redditività per le banche europee si sono di nuovo indebolite, dopo una forte ripresa nel 2021. Lo afferma la Banca centrale europea nel rapporto sulla stabilità finanziaria. "Il potenziale impatto degli aumenti dei prezzi dell'energia, dell'inflazione più elevata e di una crescita più debole potrebbe provocare il materializzarsi di rischi sulla qualità degli asset".

Tuttavia "solo poche banche hanno una esposizione diretta significativa verso Russia e Ucraina e una recente analisi di vulnerabilità condotta dalla Bce - si legge - indica che il sistema finanziario dell'area euro dovrebbe restare resiliente anche nel caso di scenari gravemente avversi".

 

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