Nella scelta valutare la propria capacità reddituale, attuale e prospettica
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Askanews

Negli ultimi quattro mesi il tasso medio sui mutui a tasso fisso è diventato sempre più inferiore a quello dei mutui a tasso variabile. Lo sottolinea una nota dell'Abi, ricordando come il mutuo sia un prestito sottoscritto per un periodo molto lungo e che nella scelta "occorre valutare la propria capacità reddituale, attuale e prospettica, oltre a considerare l'evoluzione futura dei tassi di interesse".

In particolare, a luglio il tasso sui mutui a tasso fisso è stato il 4,04% rispetto al 4,59% di quelli a tasso variabile, a giugno il 4,13% rispetto al 4,47%, a maggio il 4,15% rispetto 4,40%; ad aprile il 4,06% rispetto 4,33%.

Tassi sui mutui a tasso fisso inferiori o in linea con i mutui a tasso variabile si erano registrati anche nel 2020 e 2021, evidenzia ancora l'Abi: i mutui a tasso fisso sottoscritti nel 2020 mantengono un tasso medio dell'1,31% e quelli sottoscritti nel 2021 dell'1,40%, nonostante gli aumenti dei tassi Bce.

 

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