Nel contesto di sfide molteplici su scala globale, la Bce "farà la sua parte, innanzitutto assicurando che l'inflazione ritorni al nostro obiettivo di medio termine del 2%". Lo ribadisce la presidente Crhistine Lagarde, nelle dichiarazioni introduttive della sua audizione trimestrale al Parlamento europeo. "Non è il momento di cantare vittoria" contro l'inflazione, ha aggiunto. "Dobbiamo restare attenti alle differenti forze che influiscono sull'inflazione e fermamente concentrati sul nostro mandato di stabilità dei prezzi".
Eurozona in stagnazione, resterà debole fino a fine 2023
"L'attività economica dell'area euro ha ristagnato negli ultimi trimestri ed è probabile che resti debole per il resto dell'anno". Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde nelle dichiarazioni introduttive della sua audizione trimestrale al Parlamento europeo.
"Mentre le prospettive di medio termine restano sottotono l'economia è orientata rafforzarsi nuovamente negli anni a venire - ha aggiunto - con l'inflazione che calerà ulteriormente, i redditi reali delle famiglie che si riprenderanno e la domanda per le esportazioni dell'area che risalirà".
Finora il mercato del lavoro dell'area euro "è rimasto complessivamente resiliente. Tuttavia ci sono alcuni segnali che la crescita dell'occupazione possa perdere slancio verso il finale dell'anno". Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nelle sue dichiarazioni introduttive all'audizione trimestrale al Parlamento europeo.
A dicembre in nuove previsioni anche stime sul 2026
La presidente della Bce, Christine Lagarde ha ripetuto la formula, adottata da settembre, in cui i mercati leggono un segnale di raggiungimento dei picco sui tassi ufficiali. "Ci attendiamo che mantenere i tassi ai livelli attuali abbastanza a lungo dare un contributo consistente al ripristino della stabilità dei prezzi", ha detto durante una audizione al Parlamento Ue.
E ha ribadito l'orientamento ad assumere le future decisioni in base all'evolversi dei dati. In questo ambito ha ricordato che al Consiglio direttivo di metà dicembre verranno aggiornate le previsioni economiche della Bce, che per la prima volta includeranno anche il 2026.
Revisione patto stabilità
La presidente della Bce, Christine Lagarde si è detta "un po' scettica" sulla semplicità delle regole che si stanno discutendo per la revisione del Patto di stabilità e di crescita dell'Ue, in base all'ultima proposta elabortata dalla presidenza di turno dell'Ue (spagnola). Ma rispondendo a domande su questo argomento durante l'audizione trimestrale al Parlamento europeo, ha più volte ribadito la necessità di raggiungere un accordo su questa revisione delle regole "il prima possibile".
Anche perché, ha spiegato, dal punto di vista del Consiglio direttivo della Bce questo eliminerebbe nelle valutazioni della politica monetaria incertezza sull'ambito entro il quale governi devono muoversi nelle loro decisioni sulle politiche di bilancio.
Mole bilancio calerà rispetto ai passati due anni
Ricordando che la Bce sta portando avanti una revisione del suo "quadro operativo" sulla conduzione della politica monetaria, la presidente Christine Lagarde ha riferito che si attende che la mole del bilancio dell'istituzione risulti "significativamente più bassa", nei prossimi anni, rispetto ai livelli dei passati due anni. Ma al tempo stesso, durante l'audizione trimestrale al parlamento europeo, ha detto di attendersi che il bilancio di Bce e Eurossitema resti "più elevato" rispetto ai valori a cui si attestava prima della crisi finanziaria del 2007-2009 (seguita dalla crisi dei debiti nell'area euro).
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