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Askanews

Quali sono le prospettive per l'economia italiana? Ecco il parere di Legacoop-Ipsos. "L'emergenza sanitaria è stata lunga, piena di imprevisti e di preoccupazioni inedite. E le sue conseguenze economiche e sociali si annunciano profonde", afferma Mauro Lusetti, presidente di Legacoop. "L'impressione generale, però - aggiunge - è che finalmente abbiamo scollinato. Hanno avuto un ruolo centrale, ovviamente, le vaccinazioni e il PNRR. Ma attenzione: quest'ultimo è importante sia direttamente sia indirettamente, per il clima che attorno ad esso si è creato, un clima di fiducia e attesa che, come sappiamo, è fondamentale nel nostro Paese che quando crede fortemente in qualcosa è capace di iniziative straordinarie. Con un caveat: la perdurante e profonda sfiducia, delusione, quasi fastidio per le istituzioni o, meglio, per le "classi dirigenti" italiane. Non che non sia meritata; il ciclo che ora si apre, però, può essere l'occasione per affrontare anche questo punto come una priorità; in fondo il Pnrr è soprattutto un piano di riforme, un terreno ideale per invertire una sfiducia forse atavica nella capacità di cambiare l'Italia".

Per quanto riguarda il giudizio complessivo sulle istituzioni del Paese, infatti, oltre la metà degli italiani dichiara di non avere fiducia nelle istituzioni, mentre il 42% esprime una valutazione positiva.

Rispetto alla media generale, si registrano, naturalmente, giudizi specifici differenziati. Ai primi tre posti della classifica figurano istituzioni di garanzia: la Polizia (65%), i Carabinieri (64%), le Forze Armate (63%). La quarta posizione è occupata da un'autorità spirituale: Papa Francesco (58%). Seguono, ad appena un gradino di distanza (57%), la Guardia di Finanza, la Scuola e l'Università. Seguono due istituzioni territoriali: il Comune (56%) e la Regione (54%). A ruota, il Presidente della Repubblica, con il 53%. Le posizioni successive segnano un distacco via via più ampio dalle prime nove. Al 10° posto, a pari merito, figurano la Corte Costituzionale e le Associazioni e organizzazioni non profit (42%), seguite dalla Corte dei Conti (39%), le organizzazioni internazionali (come ONU e OCSE, 38%), l'Unione Europea (36%), la Magistratura (35%). Appena un gradino sotto, a pari merito, il Parlamento Europeo e la Chiesa Cattolica (34%), seguiti a ruota da altre due istituzioni europee, la Banca Centrale Europea e la Commissione Ue (33%), che precedono le assemblee elettive nazionali italiane: Senato della Repubblica (29%) e Camera dei Deputati (27%).

La parte finale della classifica è occupata dalle istituzioni economiche, con in testa la Borsa italiana (27%), seguita dalle banche (25%), dalle associazioni imprenditoriali (24%), da Confindustria (23%), Cgil (20%), sindacati nel loro complesso (19%), Cisl (16%) e Uil (16%). All'ultima posizione figurano i partiti politici con il 16%.

 

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